Attiva modalità di accessibilità
Disattiva modalità di accessibilità

Ministero della Difesa

  • WebTv
  • Facebook
  • Twitter
  • Youtube
  • Instagram
  • Italiano
  • Inglese
  • Francese
  • Home
  • Presidente della Repubblica
  • Ministro della Difesa
  • Sottosegretari
  • Uffici di diretta collaborazione
  • Organismo di Valutazione Performance
  • Commissariato Generale Onoranze ai Caduti
  • Ufficio Centrale Bilancio e Affari Finanziari
  • Ufficio Centrale Ispezioni Amministrative
  • Stato Maggiore della Difesa
  • Segretariato Generale della Difesa
  • Giustizia Militare
  • Area Stampa
  • Organigramma

Skip Navigation LinksHome Page / Operazioni Militari / Operazioni internazionali / Stretto di Hormuz - EMASOH / Notizie Teatro / Operazione AGENOR: avvicendamento al Comando Tattico

Invia questa pagina a un amico Stampa questa pagina

Operazione AGENOR: avvicendamento al Comando Tattico

Tweet
Segui @SM_Difesa

27 gennaio 2023 -  Abu Dhabi/Stretto di Hormuz

Operazione AGENOR: avvicendamento al Comando Tattico

Rotazione dall’Italia al Belgio al Comando Tattico dell’Operazione AGENOR, componente militare dell’European led Maritime Awareness in the Strait of Hormuz (EMASoH)

Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR Avvicendamento al Comando tattico dell'Operazione AGENOR
Vai alla galleria full screen

​A conclusione del periodo di Comando iniziato il 6 luglio dello scorso anno, il Contrammiraglio della Marina Militare Stefano Costantino ha passato il testimone al parigrado della Marina belga Renaud Flamant, che terrà la guida rotazionale del dispositivo aeronavale per i prossimi 4 mesi, fino a tutto il maggio prossimo.

L’importanza di questo impegno europeo, teso a contribuire alla salvaguardia della libertà di navigazione e alla sicurezza marittima in un contesto di assoluta rilevanza strategica per i traffici globali come lo Stretto di Hormuz e le aree adiacenti, con specifico riferimento al Golfo e al Mar Arabico settentrionale, è stato confermato anche dall’ampia partecipazione al cambio di comando da parte della comunità diplomatica europea negli EAU, tra cui l’Ambasciatore d’Italia, Lorenzo Fanara,  unitamente a quella di diverse autorità militari, che in rappresentanza della Difesa italiana hanno visto la presenza del Capo di Stato maggiore del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), l’Ammiraglio di Divisione Valter Zappellini.

Dall’attivazione della missione EMASOH nel gennaio 2020, l’Italia ha assunto per la prima volta il Comando della correlata operazione militare AGENOR, declinandolo con circa 7 mesi di intensa attività di sorveglianza delle vie di comunicazione via mare nella regione e di diretto supporto del traffico marittimo d’interesse dell’Italia e delle altre nazioni europee aderenti all’iniziativa, in un contesto marittimo fondamentale nel più ampio perimetro del “Mediterraneo Allargato” e quanto mai strategico per il vecchio continente, per il commercio trans-regionale in generale e per gli approvvigionamenti energetici a livello globale.

Sotto la guida dell’Ammiraglio italiano sono state condotte decine di scorte con le navi militari durante i transiti nello Stretto di Hormuz e diverse centinaia di interazioni con le navi mercantili e passeggeri; con l’operazione AGENOR, mediante la manifesta attività di presenza aerea e navale delle sue unità, si è contestualmente assicurata una costante azione di prevenzione e deterrenza, sempre attenta a mantenere un approccio de-escalatorio per evitare innalzamenti della tensione in una area caratterizzata da una stabilità estremamente precaria.

Sempre nello spirito del dialogo e della cooperazione ad ampio spettro, i 7 mesi di Comando italiano sono stati caratterizzati anche da un significativo incremento di attività congiunte in mare con unità navali e mezzi aerei delle realtà della regione o di quelle presenti nell’area, quali Bahrain, Emirati Arabi Uniti, India, Kuwait, Oman, Qatar, nonché Unione Europea e Paesi aderenti alla NATO. Parimenti, sono state finalizzate collaborazioni con le diverse organizzazioni che operano per il monitoraggio dei traffici via mare e per la sicurezza marittima, come gli Information Fusion Center (IFC) di Singapore e di Gurugram (India) e i Maritime Security Centre di Muscat (Oman), Karachi (Pakistan) e Antananarivo (Madagascar), oltre al United Kingdom Maritime Trade Operations (UKMTO) di Dubai (EAU).

#UnaForzaperilPaese

  • Contributo Nazionale
  • Missione
  • Notizie dal Teatro
  • Galleria Fotografica
  • Galleria Video
  • Note Legali
  • PEC
  • Privacy
  • Mappa sito
  • Contatti
  • Dichiarazione di accessibilità
  • Accesso civico
  • Esercizio Del Potere Sostitutivo
  • Credits
  • Intranet
© 2015 Ministero della Difesa V.4.0.0 - 19 giugno 2015