E$nai1xc99CNKoy7d0Zt1xzNt%D4Y%TGeyhcIT*gecyhQ$pOuo
Attiva modalità di accessibilità
Disattiva modalità di accessibilità

Ministero della Difesa

  • WebTv
  • Facebook
  • Twitter
  • Youtube
  • Instagram
  • Italiano
  • Inglese
  • Francese
  • Home
  • Presidente della Repubblica
  • Ministro della Difesa
  • Sottosegretari
  • Uffici di diretta collaborazione
  • Organismo di Valutazione Performance
  • Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della difesa
  • Ufficio Centrale Bilancio e Affari Finanziari
  • Ufficio Centrale Ispezioni Amministrative
  • Stato Maggiore della Difesa
  • Segretariato Generale della Difesa
  • Giustizia Militare
  • Area Stampa
  • Organigramma

Skip Navigation LinksHome Page / Operazioni Militari / Operazioni internazionali / Romania – Operazione "NATO Enhanced Air Policing" / Notizie dal teatro

Invia questa pagina a un amico Stampa questa pagina

Romania: L'Ambasciatore italiano visita la Task Force Air

Tweet
Segui @SM_Difesa

3 luglio 2019 -  Constanta (Romania)

Romania: L'Ambasciatore italiano visita la Task Force Air

Sua Eccellenza Marco Giungi ha visitato il rischieramento italiano impegnato nella missione “Black Shield” in Romania

Romania: Foto di gruppo Romania: Discorso dell'Ambasciatore al personale Romania: visita dell'Ambasciatore al velivolo Eurofighter
Vai alla galleria full screen

​Mercoledì 3 luglio si è svolta la visita dell'Ambasciatore d'Italia in Romania, S.E. dott. Marco Giungi, al contingente Italiano della Task Force Air 4th Wing, rischierato presso Mihail Kogalniceanu (Costanza – Romania) nell’ambito dell’operazione di Enhanced Air Policing denominata Black Shield.
Ricevuto dal Comandante del rischieramento italiano l’ambasciatore italiano, accompagnato dall’Addetto per la Difesa presso l’Ambasciata, Col. Andrea Tiveròn, ha inizialmente assistito ad una presentazione della missione e ad un’illustrazione delle numerose attività di cooperazione condotte dal personale della Task Force Air durante i primi due mesi di missione in Romania.
Durante l’incontro con i militari italiani, l’autorità ha espresso parole di grande ammirazione ed apprezzamento per le notevoli capacità dimostrate dal personale nelle svariate occasioni in cui ha operato nell’espletamento dei propri impegni: dalla conduzione dei primi due “Alpha Scramble” a garanzia e sorveglianza dello spazio aereo rumeno, al sorvolo effettuato con i velivoli Eurofighter sull’Ambasciata di Bucarest in occasione dei festeggiamenti per la Festa della Repubblica nonché ai molteplici impegni di attività operativa effettuata congiuntamente alle forze aeree e terrestri alleate.
L'ambasciatore Giungi, entusiasta della presenza italiana in Romania, ha sottolineato l’importanza della missione che evidenzia ancora una volta la presenza della NATO in una regione dagli alti interessi geo-strategici rimarcando il ruolo dell’Italia quale Paese contributore; ruolo riconosciuto dalla Nazione ospitante, garante promotore di cooperazione ed integrazione internazionale.
La visita si è conclusa presso gli hangar in cui avviene la manutenzione dei velivoli Eurofighter rischierati su Mihail Kogalniceanu e con la consueta firma dell’Albo d’Onore.

​L'attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza dell’integrità dello spazio aereo della NATO nonché nell’identificazione di eventuali sue violazioni all'integrità, dinnanzi alle quali devono scattare appropriate azioni di contrasto, come, ad esempio, il decollo rapido di velivoli caccia intercettori, che in termini tecnici è definito scramble.
L'Air Policing viene svolta nell'ambito dell'area di responsabilità del Comando Operativo Alleato della NATO (Allied Command Operation - ACO) di stanza a Bruxelles e viene coordinata dal Comando Aereo (Air Command) di Ramstein (GER).
Nel 2004, con l’ingresso nell’Alleanza Atlantica dei Paesi Baltici e della Bulgaria, gli spazi aerei di quei paesi sono divenuti parte integrante dello spazio euro-atlantico e, come tali, sono stati inclusi nel sistema di difesa aerea e missilistico della NATO.
Peraltro, taluni membri dell’Alleanza non dispongono di assetti in grado di garantire appieno la propria difesa aerea secondo gli standard richiesti dalla NATO e, in questi casi, altri Paesi membri si fanno carico – permanentemente o a turno – di integrarne le capacità di difesa aerea. È quanto svolge, ad esempio, la nostra Aeronautica Militare  nei confronti della Slovenia (permanentemente), dell’Albania e del Montenegro.
La NATO ha deciso inoltre un potenziamento di tali attività – la cosiddetta enhanced Air Policing – a favore dei Paesi membri del fianco orientale. Tali missioni rappresentano quindi la capacità dei Paesi dell’Alleanza di condividere e ottimizzare l’impiego di mezzi, di personale e di professionalità, per salvaguardare lo spazio aereo NATO, riducendo i costi e massimizzando l’efficienza.

  • Notizie dal teatro
  • Contributo Nazionale
  • Galleria fotografica
  • Galleria video
  • Romania - eAP “Black Shield” 2019
  • TFA Romania
  • Note Legali
  • PEC
  • Privacy
  • Mappa sito
  • Contatti
  • Dichiarazione di accessibilità
  • Accesso civico
  • Esercizio Del Potere Sostitutivo
  • Credits
  • Archimede
© 2015 Ministero della Difesa V.4.0.0 - 19 giugno 2015