Ha avuto luogo questa mattina, a Baghdad nell'ambito della missione in Iraq, il cambio al comando della Police Task Force-Iraq, Unità a guida dell’Arma dei Carabinieri inserita nell’operazione Inherent Resolve con il compito di addestrare le Forze di Polizia irachene e curde per incrementare la loro efficacia nel contrasto ai terroristi del Daesh.
L’avvicendamento tra il Colonnello Nicola Mangialavori, comandante cedente, e il parigrado Michele Facciorusso è avvenuto alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Iraq, Bruno Antonio Pasquino e del Generale di Brigata Nicola Terzano, Comandante del Contingente Nazionale e Direttore dell’addestramento del Combined Joint Task Force, che hanno ringraziato i militari italiani e della Coalizione per la professionalità dimostrata e per i risultati raggiunti. Hanno preso parte all’evento anche rappresentanti della Comunità internazionale e del Ministero dell’Interno iracheno.
Il Col. Mangialavori ha approfittato dell’occasione per ringraziare le autorità presenti ed i numerosi convenuti, nonché i partner iracheni per il contributo nella lotta al Daesh e per le iniziative di sviluppo capacitivo delle proprie Forze di Polizia, nel più ampio contesto di riforme avviate recentemente dal Ministero dell’Interno iracheno.
Una speciale menzione è stata dedicata al personale istruttore dell’Arma dei Carabinieri e dei Contingenti stranieri per il loro impegno quotidiano e per i risultati conseguiti, nonché ai militari dell’Esercito Italiano e dell’Aeronautica Militare Italiana inseriti nella Task Force della missione in Iraq, che hanno contribuito nell’ambito addestrativo Counter-Improvised Explosive Device e nella gestione dei transiti da e per l’Italia.
Al termine dell’intervento, prima dei saluti finali e dell’augurio di ogni fortuna al collega subentrante, il Col. Mangialavori ha voluto evidenziare come gli importanti risultati finora conseguiti, il cui valore è unanimemente riconosciuto in ambito Coalizione, facciano dell’Unità un esempio di cooperazione, efficacia ed efficienza nel contesto internazionale.
#UnaForzaPerilPaese
La Police Task Force–Iraq, costituita nel giugno 2015, è oggi composta da 136 Carabinieri impiegati a Baghdad, Al-Taqaddum ed Erbil, 4 militari dell’Esercito Italiano, impiegati per i corsi in materia di Counter-Improvised Explosive Device, ed altri 3 militari appartenenti all’Esercito e all’Aeronautica Militare, che compongono la Joint Multimodal Operation Unit di Baghdad. A tale organico si aggiungono i colleghi provenienti dalle forze di polizia civili e militari di Canada, Finlandia, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca.
Ad oggi, sono circa 29.000 gli appartenenti alle forze di polizia irachene e della regione autonoma del Kurdistan addestrati mediante corsi basici ed avanzati, alcuni dei quali con approccio train-the-trainers per supportare il raggiungimento dell’autosufficienza formativa; al riguardo si sottolinea che sono stati formati oltre 400 istruttori, fra iracheni e curdi.
L’addestramento riguarda, in estrema sintesi, il controllo del territorio, le tecniche di polizia, la gestione dell’ordine pubblico, la protezione dei beni culturali, la minaccia derivante dagli ordigni esplosivi, il primo soccorso, il servizio di prossimità (noto come community policing) per incrementare la sicurezza percepita dalla popolazione e la loro fiducia nelle forze di polizia, nonché aspetti afferenti al rispetto dei diritti umani e delle diversità, all’etica professionale ed alla protezione dei civili e delle categorie vulnerabili.
Lo sforzo italiano messo in campo in Iraq per supportare le forze di sicurezza del Paese è unanimemente riconosciuto e apprezzato sia da parte delle autorità civili e militari irachene e curde sia in ambito della Coalizione anti-Daesh.