Gli uomini e le donne delle Forze Armate con cui l’Italia contribuisce all’attività di contrasto al terrorismo internazionale appartengono all'Aeronautica Militare, all’Esercito e all'Arma Carabinieri.
I militari dell'Aeronautica sono di stanza in Kuwait e presso la base aerea di Al Minhad negli Emirati Arabi Uniti, mentre i militari dell'Esercito e dei Carabinieri sono impegnati, presso le sedi di Erbil e di Baghdad, nell’addestramento delle Forze di sicurezza irachene e curde (Peshmerga).
Il Ministro Pinotti ha sottolineato l’importante ruolo svolto dal nostro Paese nella coalizione internazionale: “In un momento oscuro e terribile della storia dei nostri tempi l’Italia ha deciso di dare il massimo contributo per contrastare l’orrore del terrorismo”, precisando che “Da subito abbiamo partecipato alla coalizione anti Daesh in modo significativo con il secondo contingente in Iraq dopo gli Stati Uniti” grazie al quale oggi il paese, seppur in una situazione ancora fragile, sta ricostruendo il suo avvenire.
Un riconoscimento della grande professionalità e del lavoro svolto dalle Forze Armate italiane che la Pinotti ha voluto lasciare come dedica sull’albo d’onore dei reparti.
“Da anni il vostro lavoro è un asset fondamentale della coalizione anti Isis. La qualità delle vostre prestazioni, l’alta professionalità, lo spirito di squadra e l’umanità fanno di voi truppe davvero ‘speciali’” ha scritto il Ministro nell’albo d’onore della Task Force Air Kuwait.
“Abbiamo compiuto un altro passo avanti nella nostra efficienza nella base di Al Minhad. Sempre congratulazioni per la vostra professionalità e il ruolo di servizio che svolgete a favore delle Forze Armate e dell’Italia” questa invece la dedicata al personale italiano della base presente negli Emirati Arabi Uniti.
“L’Esercito iracheno ha potuto festeggiare la vittoria sull’Isis grazie al suo valore ma, certamente, anche grazie allo straordinario lavoro di addestramento che avete fatto. Ora ci aspetta ancora un compito importante: aiutare a stabilizzare e combattere i focolai sotterranei dell’Isis che permangono” ha detto il Ministro rivolgendosi ai militati dell’operazione Prima Parthica.
Di rilievo anche il ruolo della task Force Praesidium: “la diga di Mosul è fondamentale per lo sviluppo dell’Iraq. Metterla in sicurezza è un compito fondamentale. In un momento assai difficile, con l’Isis vicinissimo, è spettato all’Italia, alle sue maestranze e ai suoi soldati, rispondere ‘Presente’”.
Il contributo nazionale alla Coalizione attualmente comprende circa 1.100 unità. Un numero ridotto rispetto ai 1.500 dello scorso anno, in linea con la rimodulazione dell’impegno nazionale nelle missioni internazionali prevista per il 2018.
A Baghdad, il Ministro Pinotti ha incontrato il collega iracheno Irfan Mahmoud Al Hayali, dal quale è giunto il ringraziamento per il fondamentale contributo offerto dall’Italia alla lotta al terrorismo e nella formazione delle forze armate irachene.
A Erbil, nel corso di un successivo colloquio, il Ministro degli Interni e Ministro dei Peshmerga, Karim Sinjari, ha rivolto il suo apprezzamento agli istruttori militari italiani grazie ai quali sono in continua crescita le capacità operative dei militari della regione.
Accompagnata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, e dal Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Generale Giovanni Nistri, il Ministro Pinotti ha inaugurato del centro di addestramento della polizia federale irachena di Camp Dublin, a Baghdad.
Il Generale Graziano a margine della cerimonia ha così commentato “Siamo qui a Camp Dublin per l'inaugurazione di questa nuova struttura addestrativa, realizzata con i fondi dell'Unione Europea di concerto con l'Arma dei Carabinieri e il Governo iracheno per la formazione delle forze di polizia locali. Questo risultato è solo parte dell'impegno italiano nella lotta al Daesh, l'Italia sinora ha addestrato 40 mila militari delle Forze Armate e di Polizia locali che corrispondono al 30% del totale formato dall'intera Coalizione operativa in Iraq”. "Questo è un segno importante, perché se il terrorismo geografico può dirsi sconfitto - ha concluso il Generale Graziano - il terrorismo rimane una realtà e lo rimarrà per lungo tempo e quindi il nostro contributo alla creazione di forze di sicurezza autonome, come specialmente fanno i nostri carabinieri qui in Iraq è un simbolo dell'impegno italiano ma è anche un'esigenza dei nostri tempi".
Il centro consentirà di migliorare l’operatività della Task Force Carabinieri nell’ambito dell’attività svolta con l’obiettivo di creare una forza di polizia irachena autosufficiente e funzionale in una strategia globale di lotta al terrorismo. Il centro inaugurato oggi fa parte del progetto POTRAI (Police Training in Iraq) avviato nel 2017 e finanziato con fondi europei, eseguito in partnership tra l’Arma dei Carabinieri e l’Agenzia Studiare Sviluppo del Ministero dell’Economia e delle Finanze.