Si è concluso in data 17 Ottobre, con la cerimonia finale di consegna degli attestati di partecipazione, il corso Presidential Guard Brigade Special Recruit Training - Intermediate, organizzato dalla Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL) a favore di personale appartenente alla Guardia Presidenziale.
All’evento, oltre alle autorità militari libanesi, tra cui il Comandante della Presidential Guard Brigade Generale Salim Kalil El Fgali, hanno presenziato la Prima Consigliera dell'ambasciatore italiano in Libano, Dottoressa Simona De Martino e il Comandante della MIBIL, Colonnello Stefano Lagorio.
Il corso Presidential Guard Brigade Special Recruit Training - Intermediate, della durata di 6 settimane, è stato condotto da un Mobile Training Team (MTT) del COFS, inquadrato all’interno della MIBIL (Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano), formato da un Gruppo Intervento Speciale (GIS) dei Carabinieri ed ha coinvolto Incursori del 9° RGT Col Moschin dell’Esercito e del Gruppo Operativo Incursori (GOI) della Marina Militare.
Ancora una volta, congiuntamente al Counter Assalt Team (CAT) il cui addestramento verte sul Close Quarter Battle (CQB), sono state addestate le donne che, al termine del percorso formativo basato sulle tecniche di Close Protection (CPT) entreranno nei ranghi del Battaglione di Sicurezza e Protezione della Brigata per assolvere il delicato compito di protezione della consorte del Presidente della Repubblica (corso avanzato previsto ad aprile 2019).
Con le stesse tempistiche, anche gli uomini del Counter Assault Team (CAT), entreranno a termine del corso avanzato (aprile 2019) nei ranghi del Battaglione di Sicurezza e Protezione della Brigata, con lo scopo di assolvere il delicato compito di protezione del Presidente della Repubblica e del suo nucleo familiare.
Le attività formative hanno avuto un ottimo esito, in quanto hanno permesso a 30 militari (donne e uomini) di superare il corso intermedio con ottimi risultati, consolidando così il marcato interesse delle autorità libanesi nel legame inscindibile tra il Battaglione di Sicurezza e Protezione e le Forze Speciali italiane, a conferma della validità della missione e del progetto formativo.