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Op. Atalanta: Nave Alpino assume il ruolo di flag ship

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13 ottobre 2020 -  Oceano Indiano

Op. Atalanta: Nave Alpino assume il ruolo di flag ship

Operazione Atalanta: la Fregata Multi Missione (FREMM) Alpino Flag ship della missione navale della UE

Op. Atalanta: Nave Alpino assume ruolo di flag ship di EUNAVFOR Op. Atalanta: Nave Alpino assume ruolo di flag ship di EUNAVFOR Op. Atalanta: Nave Alpino assume ruolo di flag ship di EUNAVFOR
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​La Fregata Europea Multi Missione (FREMM) Alpino ha assunto il ruolo di flag ship di EUNAVFOR Somalia Operazione Atalanta, la missione dell'Unione Europea che opera in una zona compresa tra il Mar Rosso meridionale, il Golfo di Aden e parte dell'Oceano Indiano, con l’obiettivo di garantire la presenza, la sorveglianza e la polizia in alto mare finalizzate al contrasto del fenomeno della pirateria.

A bordo della fregata della Marina Militare il Contrammiraglio Riccardo Marchiò guida la task force aeronavale che pattuglia le aree di interesse e le zone di transito delle unità mercantili, nonché garantisce l’opera di contrasto al fenomeno della pirateria in collaborazione con le altre forze navali presenti.

Attualmente il gruppo aeronavale, comandato dall’ammiraglio italiano, è composto da due unità: la FREMM Alpino e la fregata spagnola Santa Maria.

Partita il 19 settembre dal porto di Taranto, Nave Alpino partecipa per la prima volta a questa missione, operando nell'area che ha visto negli ultimi mesi l'impegno di nave Luigi Rizzo.
Con l’arrivo della fregata italiana nell’Oceano Indiano e la presenza di nave Martinengo impegnata nel Golfo di Guinea, la Marina è attualmente operativa nelle due aree di maggior rischio “pirateria” del continente africano per la fondamentale tutela della libertà di navigazione e degli interessi nazionali.


Nel corso dell’operazione l’equipaggio di Nave ALPINO sarà anche impegnato in attività civilian and military cooperation, allo scopo di fornire supporto e beni di prima necessità alle popolazioni locali rispettando le restrizioni anti-COVID in vigore.

L’impegno dell’Unità e del suo equipaggio perdurerà sino al prossimo mese di dicembre.

#UnaForzaperilPaese

​Nave Alpino (F594) è la quinta Unità FREMM italiana e la quarta, ed ultima, commissionata in configurazione ASW (Anti Submarine Warfare).
L’Unità, costruita nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, è stata varata il 13 dicembre 2014 e successivamente trasportata allo stabilimento del Muggiano (La Spezia) per il completamento dell’allestimento e le prove di collaudo.
Le sue capacità di scoperta e l'armamento la rendono idonea per svolgere tutte le missioni tipiche delle Unità di questa classe:
- constabulary role (polizia dell'alto mare), con l'assolvimento di operazioni antiterrorismo, di sorveglianza ed interdizione dei traffici illeciti, di prevenzione e controllo dell'immigrazione illegale, della protezione delle linee di comunicazione in mare e del traffico mercantile;
- support - land operations, con la scorta a convogli o forze navali in transito, la protezione di forze navali e siti terrestri e la difesa antiaerea degli stessi;
- contrasto alla minaccia di superficie;
- sorveglianza ed assolvimento dei compiti informativi;
Nave Alpino è stata consegnata alla Marina Militare il 30 settembre 2016. Dopo una prima assegnazione nella sede di La Spezia alle dipendenze della Prima Divisione Navale, a partire dal 22 gennaio 2018 fa sede nel porto di Taranto alle dipendenze della Seconda Divisione Navale.
La classe FREMM, sviluppata in collaborazione tra Italia e Francia, ha la sua origine nel “programma fregate di nuova generazione” con la definizione della Specifica Operativa Generale risalente al gennaio 2003; è composta da due sottoclassi specializzate: General Purpose (GP) ed Antisommergibile (ASW), caratterizzate da una base progettuale comune. Il progetto FREMM segue la logica di collaborazione tra le industrie della difesa italiane e francesi già sperimentata con la realizzazione del programma Orizzonte.

​L'Operazione Atalanta, decisa dal Consiglio Europeo nel novembre del 2008, è la prima operazione militare a carattere marittimo a guida europea, nata con l'obiettivo di prevenire e reprimere gli atti di pirateria nell'area del Corno d'Africa (Golfo di Aden e bacino Somalo), che continuano a rappresentare una minaccia latente per la libertà di navigazione del traffico mercantile e in particolare per il trasporto degli aiuti umanitari del World Food Programme in Somalia e Yemen.

Con la Council Joint Action 2008/251 del 10 novembre del 2008, l’UE ha istituito di fatto la prima operazione militare a carattere marittimo a guida europea: l’Operazione Atalanta. La stessa divenuta in poco tempo il tassello nella politica di difesa europea con l’obiettivo di: proteggere le navi del World Food Programme, dell’African Union Mission in Somalia (AMISOM) e altre unità vulnerabili; dissuadere e interrompere atti di pirateria e attacchi armati in mare; monitorare le attività di pesca al largo delle coste della Somalia; supportare le altre missioni dell’Unione Europea e le organizzazioni internazionali, operando per rafforzare la sicurezza marittima nella regione.
La Forza Navale Europea opera in una zona compresa tra il Mar Rosso, il Golfo di Aden e parte dell’Oceano Indiano, Isole Seychelles incluse (una zona di mare che per grandezza è paragonabile a tutto il Mediterraneo).

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