“Mahali Pa Usalama” nella lingua swahili, parlata in alcune nazioni dell’Africa centrale, tra cui il Kenya, significa “Rifugio di Pace”. Qui Suor Nancy, aiutata da altri volontari della Diocesi Cattolica di Mombasa, accoglie ogni anno circa cento ragazzi provenienti da situazioni familiari problematiche, in attesa di essere affidati ad altre famiglie e reintegrati nella società, garantendo loro una casa, cibo ed istruzione.
Una rappresentanza dell’equipaggio di Nave Federico Martinengo, nell’ambito del progetto di Cooperazione Civile e Militare (CIMIC), volto a stabilire un collegamento con le autorità responsabili tramite progetti di assistenza umanitaria, ha visitato il Centro di accoglienza nella giornata di giovedì 30 agosto, durante la sua permanenza nel porto di Mombasa.
La visita è stata l’occasione per conoscere la realtà in cui vivono i 27 ragazzi tra i 5 e il 17 anni attualmente accolti nella struttura, portare loro materiale didattico e giochi e per poter passare una mattinata insieme inconsueta rispetto alla quotidianità della vita di bordo.
Gli uomini e le donne di Nave Martinengo hanno inoltre svolto piccoli lavori di manutenzione del
Centro di Accoglienza “Mahali Pa Usalama”.Nave Martinengo è impegnata dal 12 agosto 2018 nell’Operazione EUNAVFOR Atalanta, la cui missione primaria è contrastare l’attività di pirateria al largo del Corno d'Africa e dell'Oceano Indiano al fine di garantire la libertà di navigazione lungo le principali rotte di comunicazione marittima e il regolare afflusso nell’area degli aiuti umanitari internazionali. Allo stesso tempo l’Unità sta contribuendo a portare nel mondo la bandiera nazionale e confermare l’impegno solidate dell’Italia all’estero.
Al termine della mattina passata insieme, il personale dell’Istituto ha voluto ringraziare Nave Federico Martinengo per il supporto fornito, testimoniando il legame esistente tra il Centro di accoglienza e le navi della Marina Militare Italiana impegnate nell’area d’operazione.