Nell’ambito della suo attuale ruolo di Nave di Bandiera del Comando imbarcato dell’operazione marittima antipirateria ATALANTA che l’Unione Europea assicura nell’Oceano Indiano Occidentale dal 2008, la Fregata Europea Multi Missione Carlo Bergamini ha fatto sosta a Doha in Qatar dal 21 al 23 marzo per partecipare alla 7^ edizione della Doha International Maritime Defence Exhibition and Conference (DIMDEX).
Nella splendida cornice offerta dal porto di Hamad, di recente costruzione, Nave Bergamini ha preso parte a questa prestigiosa vetrina espositiva e momento di incontro tra addetti ai lavori come principale esempio dello stato dell’arte dell’ingegneria italiana. Insieme alla FREMM italiana sono confluite ad Hamad altre 12 navi militari provenienti da diverse aree del globo: Algeria, Arabia Saudita, Bangladesh, India, Iran, Oman, Pakistan, Qatar, Regno Unito e Stati Uniti d’America.
Durante la sosta in porto, nel pomeriggio del 22 marzo Nave Bergamini ha ricevuto la visita del Sottosegretario di Stato alla Difesa Senatore Stefania Pucciarelli, a capo della delegazione istituzionale italiana presente alla DIMDEX 2022, che ha voluto rivolgere un significativo intervento all’Equipaggio, riunito per l’occasione in assemblea generale.
L’accento è stato posto innanzitutto sulla presenza della nave a Doha per le attività correlate alla DIMDEX, ricordando che: “Essere qui oggi rappresenta la conferma di quanto sia importante per il nostro paese il Qatar, un partner sicuramente privilegiato con cui abbiamo numerosi e sempre più importanti e ambiziosi progetti di cooperazione.”
Tra i punti toccati dal Sottosegretario non è mancato poi il riferimento all’impegno dell’Unità in Operazione Atalanta, al cui riguardo l’Autorità politica ha evidenziato: “Con l’Operazione Atalanta l’Unione Europea assicura, senza soluzione di continuità dal 2008, la presenza sorveglianza e prontezza d’intervento in un’area d’operazione di rilevanza strategica globale che va dall’Oceano Indiano occidentale al Mar Rosso meridionale dove il deprecabile fenomeno della pirateria marittima, può sembrare erroneamente sopito, ma è tutt’altro che eradicato. Nella latenza delle cosiddette cause scatenanti, il rischio pirateria è stato riportato sotto controllo grazie allo sforzo pluriennale della comunità internazionale. È pertanto necessario continuare ad essere presenti e rilevanti in quest’area marittima per contrastare ogni attività ritenuta sospetta. […] Operare qui e in stretta cooperazione con i paesi dell’area e promuovendo le collaborazioni con i tanti attori coinvolti nel processo di stabilizzazione, non solo getta le basi, ma continua a consolidare sempre più l’opera di stabilità prospettica dell’area, che ogni giorno, il vostro quotidiano sacrificio lontano da casa, contribuisce ad accrescere.”
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