
In aderenza con lo sviluppo del piano in atto per il rientro delle Forze della NATO della missione Resolute Support iniziato lo scorso 1 Maggio, con la fine delle attività di Train, Advise e Assist a favore delle forze di difesa e sicurezza afgane, chiude il Comando di TAAC-W, che assume dallo scorso 13 maggio 2021 il nuovo nome di Comando Herat, rimanendo sempre sotto la responsabilità italiana al comando del Gen. B. Beniamino Vergori.
La missione “no-combat” Resolute Support (RSM), iniziata a seguito della chiusura della International Security Assistance Force (ISAF), il 1° gennaio 2015, ha avuto come focus la formazione, la consulenza e l’assistenza alle Afghan Security Institutions (ASI - Ministry of Defense and Ministry of Interior) e alle Afghan National Defense Security Forces (ANDSF) a livello ministeriale, istituzionale, e al livello operativo.
In questi anni, le forze della NATO sono state dedicate a supportare le interazioni tra gli organi centrali/ministeriali e i discendenti comandi intermedi fino al livello di corpo d’armata, per le forze di polizia e le forze convenzionali delle componenti della difesa, e fino al livello tattico per le forze speciali autoctone.
L'attuale contributo nazionale prevede un impiego massimo di 800 militari, 145 mezzi terrestri e 8 mezzi aerei, suddivisi tra personale con sede a Kabul e contingente militare italiano dislocato presso il Comando Herat.
Il personale delle Forze Armate italiane presente nell'area di Kabul ricopre prevalentemente incarichi di staff presso il Comando Resolute Support (RS HQ), il Comando Special Operation Force (RS SOF HQ) e, con funzioni di supporto al suddetto personale, presso Italfor Kabul. I militari che operano nell'alveo dei Comandi di vertice della missione RS garantiscono la funzionalità del Comando e Controllo in ambito multinazionale e il supporto ai Ministeri, Comandi e Scuole di addestramento afgani ubicati nella capitale.
Il Senior National Representative (IT-SNR) è il Generale di Corpo d’Armata Nicola Zanelli, che riveste anche l'incarico di Vicecomandante della Missione RS in Afghanistan, con base a Kabul.
Riguardo all'area di Herat, dal 26 gennaio 2021, il Comandante del Contingente (National Contingent Commander - NCC) e del Comando Herat è il Generale di Brigata Beniamino Vergori.
L'area di responsabilità italiana in cui opera il Comando Herat è un'ampia regione dell'Afghanistan occidentale (grande quanto il Nord Italia) che comprende le quattro province di Herat, Badghis, Ghor e Farah.
La componente principale delle forze nazionali è attualmente costituita da personale dell'Esercito Italiano proveniente dalla Multinational Land Force su base Brigata Paracadutisti "Folgore", con un contributo di personale e mezzi dell’Aeronautica Militare, Marina Militare e Arma dei Carabinieri.
Nel Comando Herat sono presenti i seguenti assetti nazionali:
Task Force Arena, sotto il comando del Colonnello Federico Bernacca, che rappresenta la forza di manovra ed il Comando logistico di Teatro, con sede a Herat e operante nell'area di responsabilità del Comando Herat, su base 186° Reggimento Paracadutisti Folgore dal 26 gennaio2021, dal quale dipendono:
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IMC (Infrastructure Management Center), responsabile del procedimento per le attività tecnico/progettuali, esecutive ed amministrative;
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JMOU (Joint Multimodal Operation Unit), costituita da personale dell'Aeronautica Militare e dell'Esercito, con il compito di gestire personale e materiali in transito dall'APOE/APOD di Herat e comprendente un Nucleo Passeggeri ed un Nucleo Cargo, ed una cellula interforze RSOM (Reception Staging Onward Movement);
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Comando Sanitario di Contingente comprendente gli assetti sanitari presenti presso il TAAC-W: un pronto soccorso e infermeria (ROLE 2 – Plotone Sanità), nucleo disinfettori, veterinario, farmacista, MEDEVAC;
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Force Protection Task Group su base V Battaglione Paracadutisti "El Alamein" del 186° Reggimento Paracadutisti "Folgore", agli ordini del Tenente Colonnello Amos Virgona, con alle dipendenze:
- Compagnia fucilieri (Alpha Coy) su base Supporto alla Manovra con compiti di base defence (towers) e gate check;
- Compagnia fucilieri (Bravo Coy) con compiti di internal patrol/flight line security, security patrol (gda)/landing path security, Quick Reaction Force e comprende anche una componente UAV e l'assetto JTAC;
- Compagnia genio (Charlie Coy) su base 8° Reggimento Genio Guastatori "Folgore" e Arma dei Carabinieri, costituita da assetti del genio altamente specializzati nella gestione della minaccia di ordigni esplosivi, di residuati bellici e mine supportati anche da unità cinofile appartenenti al "Centro Militare Veterinario" di Grosseto;
- Plotone sistema di sorveglianza (surveillance system platoon-IFPS) che ha alle dipendenze gli assetti GBOSS, PILAR/HALO/VTCC/LYRA/MINICOLIBRI e l'assetto BDOC;
- Close Protection Team del Comandante di Comando Herat;
- Mobile Medical Team costituito da Ufficiali medici;
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Field Support Battalion (FSB), la componente nazionale interforze, su base Reggimento Logistico “Folgore”, sotto il comando del Tenente Colonnello Arturo Di Palo che si occupa degli aspetti gestionali e logistici di carattere strettamente nazionale, da cui dipende:
- Compagnia C4, unità interforze con il compito principale di assicurare le comunicazioni vitali per il comando e controllo di tutte le unità italiane. Attualmente è costituita da personale del 232° Reggimento Trasmissioni, 33° Reggimento EW e da assetti specialistici dell'Aeronautica Militare;
- Plotone TRAMAT dal quale dipende l'officina, la squadra Recupero e Trasporti, il deposito carburanti, il nucleo ricambi il laboratorio armi e il team di artificieri;
- Le squadre NCB, CFI e VTV.
Centro Amministrativo d'Intendenza, al comando del Direttore, Colonnello del Corpo di Commissariato dell'Aeronautica Militare Francesco Merola, per il supporto giuridico, tecnico e amministrativo in favore del Contingente nazionale:
Joint Air Task Force (JATF), al comando del Colonnello pilota Claudio Castellano (Senior Airfield Authority), è l'unità che gestisce l'APOD di Herat nonché tutti gli assetti dell'Aeronautica Militare ivi dislocati. L'attività si articola prevalentemente attraverso "contractors" per l'espletamento dei servizi aeroportuali. La JATF si avvale, altresì, del BOC (Base Operation Center) e di una serie di SME (Subject Matter Experts) nei vari servizi aeroportuali. In particolare la JATF è responsabile dell'addestramento e integrazione del personale afgano nei citati servizi aeroportuali. Ciò nelle more della transizione dell'Aeroporto all'Aviazione Civile afgana al termine della missione. In tal senso supervisiona anche l'attuazione dell'ammodernamento infrastrutturale dell'aeroporto per portarlo agli standard ICAO, ammodernamento operato sotto egida MAECI;
Task Group Fenice, su base 7° Reggimento AVES "Vega", è l'unità dell'Aviazione dell'Esercito che gestisce gli assetti schierati in Teatro. Gli UH 90, adibiti al trasporto del personale e dei rifornimenti, gli AH-129 D "Mangusta" con compiti di esplorazione e scorta e il Tactical Unmanned Aircraft System (TUAS) RQ-7C "Shadow 200", UAV che fornisce supporto per la ricognizione e sorveglianza aerea day/night. E' comandata dal Tenente Colonnello Agostino Iacicco.