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Incontro con i giornalisti italiani

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25 novembre 2003 - 

Incontro con i giornalisti italiani

Operazione ISAF - Incontro con i giornalisti italiani (25/11/03) Operazione ISAF - Militari del contingente italiano in Afghanistan (25/11/03) Operazione ISAF - Attività presso il posto di medicazione (25/11/03) Operazione ISAF - Sicurezza e attività a carattere umanitario (25/11/03) Operazione ISAF - Cooperazione civile-militare per le strade di Kabul (25/11/03)
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Nel pomeriggio odierno, presso il Comando ITALFOR Kabul, si è svolto un cordiale incontro tra i giornalisti Costantino MUSCAU, Domenico CANDITO e Alessandro FARRUGGIA - tutti profondi conoscitori del Teatro Afghano ed apprezzati professionisti di importanti quotidiani nazionali - ed alcuni dei militari italiani del contingente ISAF.
In un'atmosfera distesa 15 militari, tra cui tre donne, rappresentativi dei Reparti/Compagnie/Nuclei che formano il contingente ITALFOR (1° Reggimento Artiglieria da Montagna, 3° Reggimento Genio Guastatori, 11° Reggimento Trasmissioni Leonessa, 7° Reggimento Difesa NBC, Nucleo di Polizia Militare dell'Arma dei Carabinieri, Ufficiale di collegamento dell'Aeronautica Militare) si sono confrontati con i giornalisti sulla situazione locale e sull'attività disimpegnata nella zona di Kabul.

Diverse provenienze regionali - dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, dal Piemonte e dal Trentino Alto Adige alla Campania, senza dimenticare l'Emilia Romagna, la Puglia, la Toscana e la Sardegna - e differenti formazioni professionali, militari alla loro terza o quarta missione all'estero (Somalia, Bosnia, Kosovo, Albania) e volontari alla prima esperienza in Teatro, ma la cornice conclusiva, la forte motivazione e la profonda consapevolezza del proprio ruolo sono state le stesse.
Lo sguardo di un bambino sorridente, nonostante le sofferenze provocate dalle malattie, che con un inglese approssimativo chiede aiuto al Caporale Marianna, assistente di sanità, chiamandola "doctor"; la dignità degli uomini afghani anche se con volti scavati dalla sofferenza; il senso di gratitudine per la realizzazione di pozzi nei villaggi e per la distribuzione di aiuti umanitari, l'invito rivolto dagli abitanti di Kabul ai militari italiani di pattuglia a restare e consolidare la sicurezza, sono stati questi i temi che hanno reso ancor più umana e preziosa la descrizione dell'attività, che quotidianamente svolgono i militari italiani di stanza a Kabul.

Una forte determinazione e una chiara visione della delicata situazione locale sono così emerse a consuntivo di un coinvolgente colloquio, durante il quale ciascuno dei presenti ha sottolineato la propria convinta partecipazione alla missione e la consapevolezza di svolgere un importante ruolo nell'opera di stabilizzazione della capitale afghana e nella creazione dei presupposti di legalità per la nascita di un Governo di riconciliazione multietnico (compiti espressamente previsti nella Risoluzione UN n.1386 del 20 dicembre 2001).

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