Ministero della Difesa

Con una cerimonia svoltasi ad Herat, dopo 9 anni di intenso lavoro che ha portato alla realizzazione di 1.288 progetti, il Provincial Reconstruction Team (PRT)  ha terminato le attività. Un impegno indirizzato alla popolazione afgana, sviluppato di concerto con le autorità locali, che ha permesso di incidere significativamente nel settore della pubblica istruzione, dell’assistenza sanità, dell’agricoltura e dello sviluppo delle istituzioni.

Il generale di corpo d’armata Marco Bertolini comandante del Comando Operativo di vertice Interforze ha sottolineato di come anche la chiusura del PRT sia la testimonianza del graduale e definitivo passaggio alle autorità afgane delle responsabilità di tutte le province del Paese.

Il Ministero della Difesa ha investito 46,5 milioni euro in diverse opere che, come dichiarato dall’ambasciatore d’Italia in Afghanistan, Luciano Pezzotti, “hanno aiutato le autorità politiche locali, le organizzazioni internazionali, nazionali, governative e non, a sviluppare in maniera autonoma tutte le attività di ricostruzione e sviluppo per il miglioramento del tessuto economico-sociale”.

Le cifre più significative del lavoro dei militari italiani sono i 130.000 studenti che ora possono frequentare le oltre 100 scuole realizzate e l’accesso ai servizi sanitari di base che, nella regione ovest, ora è disponibile per il 75% della popolazione grazie ai 40 ambulatori e ospedali realizzati.

Infine il contributo all’agricoltura, fondamentale risorsa per la popolazione, con la realizzazione di canali di irrigamento e di 800 pozzi allo scopo di dare spazio a nuove coltivazioni anche in alternativa alla coltivazione dell’oppio.