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Skip Navigation LinksHome Page / Operazioni Militari / Operazioni internazionali concluse / Afghanistan - ISAF / Cronologia

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Cronologia


 

  • il 14.11.2001 il Consiglio di Sicurezza dell'ONU, con la Risoluzione n. 1378, afferma la propria volontà di sostenere l'istituzione di una nuova Amministrazione di transizione in Afghanistan che si adoperi per la formazione di un futuro Governo;

 

  • il 06.12.2001 l'impegno viene reiterato con la Risoluzione n. 1383, in occasione della firma dell'Accordo di Bonn del 05.12.2001 tra i rappresentanti delle diverse etnie afghane;

 

  • il 20.12.2001 lo stesso Consiglio di Sicurezza, con la Risoluzione n. 1386, autorizza la costituzione di una International Security Assistance Force (ISAF), avente il compito di assistere l'Autorità Interinale Afghana nel mantenere la sicurezza in Kabul e nelle aree limitrofe, così che detta Autorità ed il personale dell'ONU possano operare in un ambiente sicuro. È previsto che la forza operi nell'ambito delle condizioni previste dal Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite;

 

  • il 22.12.2001 si insedia l'Autorità Interinale Afghana;

 

  • il 04.01.2002 il Magg. Gen. (UK) John McColl, comandante di ISAF I, firma con il Ministro degli Interni afghano il "Military Technical Agreement";

 

  • il 10.01.2002, a Londra, 16 Nazioni firmano un Memorandum of Understanding, con il quale formalizzano il loro contributo ad ISAF;

 

  • il 23.05.2002 il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva la Risoluzione n. 1413, che autorizza la prosecuzione di ISAF, con lo stesso mandato previsto dalla Risoluzione n. 1386, per ulteriori sei mesi a partire dal 20.06.2002 (ossia fino al 20.12.2002);

 

  • il 11.06.2002 iniziano a Kabul i lavori della Loya Jirga;

 

  • il 13.06.2002, nel corso dei lavori della Loya Jirga, Hamid Karzai, già Presidente del Governo Interinale, viene eletto Presidente dell'Autorità Transitoria Afghana;

 

  • Il 20.06.2002, la responsabilità di Lead Nation passa alla Turchia, con il Magg. Gen. Hilmi Akin Zorlu quale comandante di ISAF II;

 

  • il 21.11.2002 la NATO dà notizia che la Germania e l'Olanda hanno espresso la volontà di assumere il Comando di ISAF succedendo alla Turchia e che la NATO fornirà alle due Nazioni supporto in talune aree;

 

  • il 27.11.2002 il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva la Risoluzione n. 1444, con la quale:

    • autorizza la prosecuzione di ISAF, con lo stesso mandato previsto dalla Risoluzione n. 1386, per ulteriori dodici mesi dal 20.12.2002;
    • dà notizia che il Comando di ISAF (ISAF 3) sarà assunto congiuntamente da Germania ed Olanda al termine del mandato della Turchia. Il Ten. Gen. Van Heyst, infatti, assume il 10.02.2003;

 

  • il 16.04.2003 la NATO decide di incrementare il proprio impegno in ISAF. La decisione viene presa in accordo con le Autorità afghane, con il Segretario Generale dell'ONU e con i Paesi confinanti con l'Afghanistan;

 

  • il 25.06.2003 il SACEUR, Gen. James Jones, nomina il Comandante ed il Vice Comandante dell'operazione ISAF a guida NATO. Sono, rispettivamente, il Ten.Gen. Goetz Gliemeroth (Germania) ed il Magg.Gen. Andrew Leslie (Canada);

 

  • il 11.08.2003 la NATO assume il Comando dell'operazione (ISAF 4) con il Ten. Gen. (GE) Goetz Gliemeroth e il Joint Force Command di Brunsum (CINCNORTH) ha assunto la responsabilità di JF Commander per l'operazione. HQ ISAF è stato strutturato sulla base del concetto "framework" con Comandi NATO;

 

  • il 13.10.2003 il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva la Risoluzione n. 1510, con la quale:

    • autorizza l'estensione del mandato di ISAF al di fuori di Kabul e dei suoi dintorni;
    • autorizza la prosecuzione di ISAF, con il mandato previsto dalla Risoluzione n. 1386 e dalla Risoluzione n. 1510, per ulteriori dodici mesi;

 

  • il 13.12.2003 iniziano a Kabul i lavori della Loya Jirga costituzionale;

 

  • il 19.12.2003 la NATO informa che il Consiglio Atlantico ha autorizzato il SACEUR ad iniziare l'espansione di ISAF al fine di inglobare il Provincial Reconstruction Team (PRT) a guida tedesca di Kunduz;

 

  • il 06.01.2004 la NATO assume il comando del PRT di Kunduz;

 

  • il 26.01.2004 il Presidente Hamid Karzai firma la nuova Costituzione;

 

  • Il 09.02.2004 subentra nella guida dell'Operazione ISAF V (su base AFNORTH) il Ten.Gen. (CA) Rick Hillier;

 

  • il 01.06.2004 la NATO assume il controllo dell'aeroporto internazionale di Kabul, in precedenza posto sotto il controllo delle Forze Aeree tedesche;

  • il 28.06.2004, in occasione del Vertice di Istanbul, la NATO:

    • decide di espandere la propria presenza in Afghanistan assumendo, tramite ISAF, il comando di quattro nuovi PRT (Provincial Reconstruction Team). I PRT sono composti da personale internazionale civile e militare che opera in aree a livello provinciale al fine di estendere l'autorità del Governo afghano e di facilitare lo sviluppo e la ricostruzione;
    • si impegna a dispiegare ulteriori proprie forze in occasione delle prossime (settembre 2004) elezioni, quale supporto al processo elettorale. A tale fine ogni PRT sotto comando ISAF sarà temporaneamente rinforzato con una compagnia (circa 100 uomini). Inoltre, sarà rischierata una forza di reazione rapida di circa 1.000 uomini, mentre ulteriori truppe saranno poste in stato di elevata prontezza per essere inviate in teatro se necessario;

 

  • il 09.08.2004 subentra alla guida dell'Operazione ISAF VI (su base EUROCORPO - forza multinazionale a livello di Corpo d'Armata e composta da militari tedeschi, francesi, spagnoli, belgi e lussemburghesi) il Ten. Gen. (FR) Jean Louis Py;

 

  • il 09.10.2004 si svolgono le elezioni presidenziali che si concludono con la vittoria al primo turno del già presidente ad interim Hamid Karzai;

 

  • il 07.12.2004 si insedia il Presidente dell'Afghanistan, Hamid Karzai;

 

  • il 09.12.2004 la NATO decide di fornire supporto per le elezioni parlamentari;

 

  • il 13.02.2005 subentra alla guida dell'Operazione ISAF VII (su base EUROCORPO) il Ten. Gen. (TR) Ethem Erdagi;

 

  • dal 4 agosto 2005 e fino al 4 maggio 2006, nell'ambito della rotazione dei Comandi NATO nella condotta di ISAF, l'Italia detiene la leadership di ISAF VIII, schierando in Afghanistan il Comando NRDC-IT (NATO Rapid Deployment Corps-Italy - Comando di Proiezione di Solbiate Olona ) ed i relativi supporti tattico-logistici al Comando del Generale di Corpo d'Armata Mauro Del Vecchio (COMISAF);

 

  • dal 04 dicembre 2007 al 5 agosto 2008 il Regional Command Capital è a guida italiana. Viene poi ceduto alla Francia;

 

  • dal 4 febbraio 2007 la leadership di ISAF X viene assunta da un Comando "composite", formato da personale di staff proveniente dagli standing HQ della NATO (NRDC e ARRC), nonché da personale delle Nazioni che contribuiscono all'operazione. Il Comando di ISAF X, a partire da tale data e fino al 3 giugno 2008, viene ricoperto dal Generale (US) Mc Neill;

 

  • dal 3 giugno 2008 al 15 giugno 2009, il Generale (US) David McKiernan è stato al Comando di ISAF;

 

  • il 21 maggio 2010 il Regional Command South è stato suddiviso in due comandi regionali differenti: il Regional Command South, a guida inglese, ed il Regional Command South-West, a guida statunitense;

 

  • dal 15 giugno 2009 al 3 luglio 2010, il Generale (US) Stanley A. McChrystal è stato al Comando di ISAF;

 

  • dal 4 luglio 2010 al 17 luglio 2011, il Generale (US) David H. Petraeus è stato al Comando di ISAF;

 

  • dal 18 luglio 2011 al 09 febbraio 2013, il Generale (US) John R. Allen è stato al comando di ISAF;

 

  • il 10 febbraio 2013, il Generale (US) Joseph F. Dunford Jr. ha assunto il Comando ISAF.

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