Al Quirinale, nel salone dei Corazzieri, si è svolta la cerimonia di consegna da parte del Presidente della Repubblica, presente il Ministro della Difesa, delle onorificenze dell'Ordine Militare d'Italia (OMI), ai militari che si sono particolarmente distinti nello svolgimento dei loro compiti
“Le Forze Armate, ieri come oggi, sono al servizio dei grandi obiettivi sanciti dalla Costituzione della Repubblica: la tutela della sicurezza e della pace, per il nostro Paese e per la Comunità internazionale".
Così il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in occasione della cerimonia per la consegna delle onorificenze dell'Ordine Militare d'Italia (OMI), in occasione delGiorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate.
Parole che rispecchiano le motivazioni delle onorificenze odierne, nelle quali c’è descritto il prezioso contributo offerto dai militari italiani per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale: dall’impegno nel teatro afgano alla stabilizzazione dell’area balcanica, dall’emergenza in mediterraneo nel contrasto ai trafficanti di uomini alla missione in Iraq.
Cinque i militari insigniti dell’onorificenza dell’OMI:
- Generale di Divisione (EI) Francesco Paolo Figliuolo
- Generale di Brigata (EI) Michele Risi
- Contrammiraglio (MM) Paolo Pezzutti
- Generale di Brigata (CC) Fabrizio Parrulli
- Maresciallo Aiutante sostituto Ufficiale Pubblica Sicurezza (CC) Ferruccio Guidolin
L’onorificenza – che domani sarà conferita anche allo Stendardo del 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares” e alla Bandiera del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” - rappresenta un segno di riconoscimento per i militari che hanno dato sicure prove di senso di responsabilità, virtù militari ed umane nell’assolvere il proprio incarico.
Nel suo intervento al Quirinale, il Ministro Pinotti ha rivolto il pensiero alle popolazioni dell’Italia centrale recentemente colpite da una serie prolungata di disastrosi eventi sismici: “gente forte e operosa, intorno alla quale tutti noi dobbiamo stringerci, le nostre Forze armate lo stanno facendo con il massimo impegno”.
“Noi ci siamo sempre: anche in questo si può riconoscere il senso profondo della Festa dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate” ha aggiunto la titolare del Dicastero riprendendo quello che recentemente è diventato il motto simbolico dell’Esercito “Noi ci siamo sempre”.
“Negli anni i compiti della nostra Difesa sono cambiati, gravati da crescenti missioni e responsabilità, per arginare nuove crisi che hanno messo in seria discussione la nostra sicurezza e quella dell’intera comunità internazionale” ha aggiunto, spiegando che le onorificenze conferite oggi ben si inquadrano in questo “cambiamento di passo”.
Un processo di crescita vissuto in questi anni dalle Forze Armate attraverso la loro attiva partecipazione alla realizzazione di un ordine internazionale più pacifico e solidale: “Questa nuova cultura strategica, che ha diretto fondamento nell’art. 11 della nostra Costituzione e che trova ampi spazi di riflessione nel Libro Bianco per la Difesa e la Sicurezza internazionale, ha contribuito a radicare in questi anni stima e consenso nei confronti della nostra Difesa”.
"A tutti i nostri militari in questo momento impegnati, dentro e fuori i confini nazionali, nello svolgimento del proprio dovere, voglio esprimere - ha proseguito -la mia più profonda gratitudine per quanto fanno e sapranno fare in futuro per tradurre in fatti e in azioni concrete quell'aspirazione alla sicurezza, alla pace e al rispetto della dignità umana, che è patrimonio condiviso di tutto il nostro Popolo".
Ricordando le parole del Capo dello Stato alle Camere in occasione del suo giuramento, quando definì le Forze armate "strumento di pace ed elemento essenziale della nostra politica estera e di sicurezza", rivolgendosi al Presidente Mattarella, il Ministro ha concluso: "le assicuro che il nostro impegno nel tradurre queste sue parole in fatti, azioni e risultati è incessante, concreto e quanto mai determinato, come testimoniano anche le onorificenze oggi conferite".
m.r.e.f.