Le ultime settimane hanno rappresentato un’occasione di attenta riflessione sulle esperienze maturate nel corso del mio servizio al Paese nella veste di Ministro della Difesa. Quello che avevo immaginato come un possibile commiato, diviene oggi nuova risolutezza a cogliere altri obiettivi sulla strada dell’ulteriore affermazione delle nostre specificità, perseguendo il confronto con le sfide operative e i temi di più diretto interesse del nostro personale, militare e civile.
Penso alla maturità delle scelte delineate nel Libro Bianco, che già oggi stanno trovando adeguata e pratica applicazione nella realtà delle Forze armate, conferendo una più moderna ed efficace rilevanza e consolidando con ulteriore energia il rapporto con il Paese. Di fronte alla quale molto più che in passato – e non per caso – la Difesa assume oggi un’identità unitaria, che supera le ripartizioni tra singole componenti, rappresentando meglio l’idea esemplare di condivisa e armonica tensione verso il servizio al Paese.
Prepararmi ad un possibile congedo mi ha avvicinata ai sentimenti di distacco e di perdita più volte percepiti nelle testimonianze di coloro che, ad ogni livello gerarchico, lasciavano la propria unità o il servizio. In questi sentimenti ho compreso quanto profondo sia il segno lasciato in me da questa esperienza. Desidero perciò manifestarvi la mia riconoscenza per tutte quelle occasioni nelle quali il “peso” della vostra leale fiducia mi ha fatta sentire pienamente consapevole delle mie responsabilità e dell’oneroso privilegio che ne deriva. Incontrandovi e osservandovi nelle terre, per i mari, tra i cieli più pericolosi e problematici del pianeta o ascoltando i principali leader mondiali descrivere spesso come inimitabile il vostro ruolo nelle principali operazioni a supporto della pace, ho sperimentato l’orgoglio d’essere Italiana.
Al contempo e senza sosta la costante presenza sul territorio nazionale, ha reso il Paese più sicuro e libero. Ed ogni volta, nei sentimenti di ritorno dei nostri concittadini, ho potuto trovare conforto nel “bene” che, tramite il vostro operato, abbiamo saputo suscitare. A voi, che continuate a scrivere queste pagine, riconosco l’onore per il prestigio e la dignità che ogni giorno conferite alla nostra bandiera e agli ideali fondamentali della nostra cultura, nazionale e comunitaria.
Continuo il mio servizio con rinnovato entusiasmo e determinazione, con riconoscenza profonda per l’inestimabile, commovente sentimento di affetto che mi avete donato in questi anni.
È questa capacità di empatia, di elegante intermediazione culturale ed emozionale che rende unico il nostro approccio multidimensionale alla funzione di sicurezza e difesa.
Condivido queste riflessioni con l’augurio sincero che le Feste di fine anno possano estendere a ciascuno di voi i frutti di quella trasmissione di “bene per la Comunità” che ogni giorno, ogni notte, in Patria e all’estero, costituisce il vostro impegno, nel nome dell’Italia.