A 79 anni di distanza dal terribile eccidio delle Fosse Ardeatine nel quale persero la vita, per mano nazista, 335 martiri, un documentario racconta il lodevole tentativo di restituire un nome agli ignoti rimasti senza identità ed in particolare il percorso che ha portato al riconoscimento di Marian Reicher ed Heinz Eric Tuchman.
Il docufilm “Il corpo e il nome – gli ignoti delle Fosse Ardeatine”, prodotto da SD Cinematografica e Venicefilm, in collaborazione con Rai Documentari e MiC Direzione Generale Cinema e Audiovisivo è stato presentato, su iniziativa del Vice Presidente del Senato, Maurizio Gasparri, lo scorso 23 marzo, presso la sala Nassiriya del Senato della Repubblica.
All’evento ha partecipato il Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti, il Generale di Divisione Diego Paulet il quale ha incontrato e salutato il Vice Presidente Gasparri ed ha espresso agli organizzatori il suo personale plauso per la lodevole iniziativa e per l’importanza dei contenuti del docufilm che contribuisce a mantenere viva la memoria dei 335 martiri delle Fosse Ardeatine.
Presenti il regista Daniele Cini, il direttore di Rai Documentari Fabrizio Zappi, la ricercatrice e autrice del documentario Michela Micocci. Non sono voluti mancare anche alcuni familiari delle vittime, tra i quali David Reicher, figlio di Marian Reicher, ebreo polacco il cui riconoscimento è avvenuto, nell’aprile del 2020, grazie all’esame del Dna effettuato dai Carabinieri del RIS di Roma su richiesta del Commissariato Generale.
Nato da un’idea della ricercatrice Michela Micocci, il docufilm è stato realizzato con la collaborazione del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, dell’ANFIM (Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri) e del Museo della Liberazione ed è stato trasmesso da Rai Documentari il 24 marzo in seconda serata su Rai 3.
Nel documentario sono raccolte anche le testimonianza del colonnello Francesco Sardone, direttore del Mausoleo delle Fosse Ardeatine e del colonnello Sergio Schiavone, comandante del RIS di Roma.
È stato infatti grazie al lavoro e l’impegno del personale del Ministero della Difesa, per il tramite del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, se si è riusciti a restituire l’identificazione certa degli altri due Caduti Reicher e Tuchman consentendo alle loro famiglie di avere un luogo dove ricordare e celebrare i loro cari.