Convegno
"L'Ordinamento Giudiziario militare nei suoi riflessi internazionali"
Ordinamento Giudiziario militare nel Regno Unito (1)
Giurisdizione militare
Il Regno Unito non dispone di un codice militare penale unificato. Ciascuna delle tre armi ha un proprio codice disciplinare che consente alle rispettive autorità di processare militari accusati di reati commessi sia nel Regno Unito che all'estero.
Anche se non vi è un codice unificato, i tre codici esistenti prevedono gli stessi 49 specifici reati militari, che vanno dai più gravi - come ad esempio l'ammutinamento che, se commesso da militari in servizio attivo, tuttora comporta la pena di morte - a reati minori come ad esempio presentarsi tardi in servizio.
Inoltre, le autorità competenti possono processare il personale militare per tutti i delitti e violazioni di diritti pubblici previsti dalla legge inglese, siano essi commessi in servizio o fuori servizio; alcuni gravissimi reati quali ad esempio omicidio, omicidio colposo e violenza carnale, se commessi da militari nel Regno Unito, possono essere giudicati soltanto da tribunali civili anche se le autorità militari possono giudicare tali gravissimi reati qualora siano stati commessi all'estero.
Giurisdizione concorrente civile/militare
E' evidente quindi che vi sarà spesso giurisdizione concorrente civile e militare a giudicare gli accusati. Ritengo che noi tutti conosciamo il NATO SOFA, e le relative disposizioni di giurisdizione concorrente, che risolve la questione di chi può giudicare e su che cosa può farlo nei paesi NATO. Quando militari inglesi prestano servizio in paesi non NATO, vengono stipulati accordi bilaterali con il paese ospitante nei quali si stabilisce chi potrà esercitare la giurisdizione. Nel Regno Unito spetta esclusivamente all'ufficiale più elevato in grado di polizia civile responsabile della zona in cui è stato commesso il reato decidere se nel caso specifico esso ricada nella giurisdizione civile o militare e normalmente si opta per il processo nei tribunali civili anche se è ammesso che si eserciti la giurisdizione militare qualora il presunto reato sia stato commesso in una proprietà militare o in luoghi in cui il fatto può avere degli effetti soltanto sul personale militare.
Giurisdizione militare
La giurisdizione militare può essere esercitata in due modi. I presunti colpevoli possono essere processati dalla corte marziale o processati con procedura diversa da quella ordinaria (processo sommario).
Processo sommario
L'imputato, qualora trattasi di un soldato semplice o di un sottufficiale, sarà giudicato dal proprio comandante con procedura diversa da quella ordinaria. Il comandante ha il potere di trattenere un soldato, cioè di limitare la sua libertà in una struttura militare (imprigionarlo) per un periodo massimo di 60 giorni. Se l'imputato è un caporale, il comandante può degradarlo a soldato semplice. In altre circostanze, il comandante può soltanto imporre una multa al colpevole. L'entità della multa imposta non può superare l'equivalente di 28 giorni di paga.
Se il presunto colpevole è un maresciallo o un ufficiale di grado inferiore al tenente colonnello, può essere giudicato con procedura diversa da quella ordinaria da un ufficiale superiore, generalmente un brigadiere generale, che può imporre una multa non superiore all'equivalente di 28 giorni di stipendio.
Il processo sommario, a prescindere dal grado dell'imputato, è possibile soltanto per alcuni reati minori, sia civili che militari. Per dare un'idea, i reati militari giudicabili con procedura non ordinaria comprendono brevi periodi di assenza, disobbedienza a comandi legittimi, ritardo ''all'adunata'' (cioè sul posto di lavoro). I reati civili giudicabili con procedura non ordinaria comprendono l'aggressione ed il possesso di piccole quantità di droghe leggere, anche se in quest'ultimo caso si avrà la rimozione dalla Forza Armata.
Fortunatamente, la maggioranza dei reati commessi da personale militare ricade nella categoria dei reati minori e quindi sono giudicati con procedura diversa da quella ordinaria.
Processo di corte marziale
I reati più gravi sono giudicati dalla corte marziale. Nel Regno Unito vi sono due tipi di corte marziale, noti come corte marziale distrettuale e corte marziale generale. La corte marziale distrettuale è composta da non meno di tre ufficiali ed è presieduta da un Maggiore o da un Tenente Colonnello. La corte marziale generale è composta da non meno di cinque ufficiali ed è presieduta da un Colonnello o da un Brigadiere Generale. Si tratterà di ufficiali che non hanno una particolare competenza giuridica, decidono su problemi pratici, come farebbe una giuria in una giurisdizione di diritto consuetudinario (common law jurisdiction). In ognuno di tali casi la corte comprenderà un pubblico ministero abilitato alla professione, un civile nominato dal Lord Cancelliere, la più alta carica giudiziaria del Regno Unito; il procuratore così nominato consiglia la corte in generale e decide autonomamente su questioni legali. Ciascun tipo di corte può giudicare qualsiasi reato previsto dal codice militare o dal codice penale inglese. (Occorre specificare che nel Regno Unito vi sono tre giurisdizioni applicate rispettivamente in Inghilterra, che in questo caso comprende anche il Galles, in Scozia e nell'Irlanda del Nord. Per coerenza, tuttavia, le corti militari applicano sempre il codice penale inglese anche nei processi tenuti in Scozia o nell'Irlanda del Nord). La corte marziale distrettuale, tuttavia, non può infliggere una pena superiore a due anni di prigione e non può processare gli ufficiali. La corte marziale generale può processare qualsiasi militare ed infliggere la pena massima prevista dal codice militare (per i reati militari) o dal codice penale civile (per i reati civili).
Esercito/Marina/Aeronautica
Quando ho iniziato a parlare ho detto che non vi è un codice militare penale unificato nel Regno Unito; quindi quanto detto finora riguarda in effetti soltanto l'esercito e l'aeronautica i cui sistemi sono praticamente identici. La Marina invece ha un diverso codice militare penale. La differenza non riguarda i reati che possono essere giudicati dai tribunali militari ma il modo in cui essi possono essere giudicati. Il comandante di una struttura navale a terra o il capitano di una nave, a seconda del caso, ha maggiori poteri di giustizia sommaria rispetto ai corrispondenti comandanti dell'esercito o dell'aeronautica. Ha il potere di mettere un marinaio, che corrisponde ad un soldato semplice nell'esercito, agli arresti di rigore per un periodo non superiore ai 90 giorni e può destituirlo dalla Forza Armata. La procedura diversa da quella ordinaria non può essere applicata agli ufficiali di marina e vi è un solo tipo di corte marziale equivalente alla corte marziale generale dell'esercito/aeronautica.
Giudizio di civili da parte di autorità militari
Devo anche far presente che le autorità militari sono autorizzate a giudicare alcuni civili inglesi che accompagnano le forze all'estero; mi riferisco ad impiegati pubblici e civili impiegati in supporto delle forze come ad esempio assistenti sociali o persone che provvedono al benessere dei militari. Questi civili possono essere giudicati dalla corte marziale o, più frequentemente, da una corte speciale nota come ''corte civile permanente'' presieduta da un procuratore abilitato alla professione che giudica senza una giuria.
Convenzione Europea sui diritti umani e le libertà fondamentali
E' noto che il sistema inglese delle corti marziali è stato recentemente sottoposto all'esame della Corte Europea dei Diritti Umani con il caso Findlay contro il Regno Unito e da questo esame sono risultate delle carenze. La difficoltà è sorta in relazione a quanto stabilito nell'articolo 6 della Convenzione Europea sui diritti umani che, come probabilmente saprete, stabilisce che il giudizio di fronte ad un tribunale ''indipendente ed imparziale'' costituisce un diritto umano fondamentale.
Nel Regno Unito la corte marziale è sempre un tribunale costituito o ''riunito'' ad hoc per processare un determinato individuo o individui. Prima del caso Findlay la corte marziale si riuniva su richiesta di un ufficiale chiamato ''convening officer''. Si trattava di un ufficiale nella catena di comando, generalmente un Brigadiere Generale, nel caso di una corte marziale distrettuale, o di un Maggiore Generale per una corte marziale generale, specificatamente autorizzato dalla Regina a riunire tale corte. Nominava ufficiali a lui sottoposti nella catena di comando che costituivano la corte. Nominava anche il pubblico ministero e, dal punto di vista legale, esercitava il controllo sulla pubblica accusa tanto che, ad esempio, dichiarazioni di colpevolezza in merito ad imputazioni in alternativa a quelle originariamente fatte non potevano essere accettate senza il suo accordo. Poteva sciogliere la corte tanto che, almeno in teoria, se una corte marziale non operava nel modo da lui approvato, poteva scioglierla e nominarne un'altra. Infine, le conclusioni e la sentenza della corte marziale erano soggette alla sua approvazione. Le sentenze erano sempre accompagnate dall'espressione ''salvo conferma'' in quanto tale ufficiale aveva il potere di ridurre (ma non di aumentare) le conclusioni e la sentenza delle corti da lui riunite. In altre parole, nel caso della corte marziale, una sola persona e cioè il ''convening officer'' aveva tutti i poteri.
Visto in tal modo, non avremmo dovuto sorprenderci per il fatto che la corte marziale sia stata giudicata dalla Corte Europea un tribunale non indipendente ed imparziale ai fini della Convenzione. Il giudizio tuttavia ci ha profondamente colpiti. Lo ricordo bene in quanto all'epoca lavoravo nell'ufficio interessato del Ministero della Difesa a Londra. Fu come se il mondo fino ad allora noto fosse crollato. In realtà, non si era avuto alcun caso di un ''convening officer'' che avesse mai abusato di tali ampi poteri e nel caso Findlay si dichiarò specificatamente che tale ufficiale non aveva agito in nessun modo in maniera impropria né esercitato la sua notevole influenza sulla corte. In effetti, gli ufficiali incaricati di riunire le corti marziali si erano sempre comportati con la massima correttezza, per questo motivo la decisione della Corte Europea è stata una vera sorpresa per noi. La Corte Europea, tuttavia, era preoccupata che potessero verificarsi degli abusi, anche se fino ad allora non si erano mai verificati, e per questo motivo ritenne che la corte marziale così come era organizzata non potesse assicurare un giudizio da parte di un tribunale indipendente ed imparziale.
Nuovo ordinamento della corte marziale
Il parlamento del Regno Unito modifica la legislazione militare soltanto una volta ogni cinque anni. Il momento in cui si ebbe il giudizio sul caso Findlay non avrebbe potuto essere più scomodo in quanto il progetto di legge in cui erano fatti tali cambiamenti stava già seguendo l'iter parlamentare e non avremmo avuto un'altra occasione di cambiare il sistema nei successivi cinque anni. Si dovettero immediatamente fare delle aggiunte al progetto di legge di modo che l'organizzazione della corte marziale potesse essere emendato in modo da recepire gli appunti della Corte Europea in quella che era allora l'attuale sessione parlamentare. Il sistema fu modificato e molti poteri furono tolti all'ufficiale incaricato, poteri che ora sono ripartiti in tre modi.
Qualora un soldato è accusato di un reato, il suo comandante deve prima fare un'indagine sull'accusa che gli viene fatta. Se ritiene che il caso debba essere giudicato dalla corte marziale, trasmette la pratica al suo superiore militare, cioè alle superiori autorità, che sarà generalmente un Brigadiere Generale. Se anche quest'ultimo ritiene che la questione debba essere giudicata da una corte marziale trasmette il caso ad un nuovo ente chiamato ''Army Prosecuting Authority'' (Autorità dell'esercito preposta alla pubblica accusa), di cui sono ora il responsabile.
Tale ente esercita quindi il controllo esclusivo sul fatto che un caso sia giudicato o meno da una corte marziale ed, in caso positivo, se si tratterà di una corte distrettuale o generale. Decide sulle accuse da perseguire ed esercita il controllo esecutivo sulla pubblica accusa. Incidentalmente, la pubblica accusa è sempre affidata ad un ufficiale abilitato professionalmente. L'ente preposto alla pubblica accusa non dipende dalle autorità militari ciò significa che neppure le massime autorità militari possono esercitare un'influenza sugli ufficiali preposti alla pubblica accusa nell'esercizio delle loro funzioni in una corte marziale.
La stessa corte marziale è ora riunita da un ufficiale con poteri statutari di riunire le corti marziali, noto come Autorità preposta a riunire le Corti Marziali. Non dipende dalle autorità militari né dall'autorità preposta alla pubblica accusa. Nomina soltanto i membri di una particolare corte marziale che non dipendono dagli ufficiali che hanno portato l'accusa di fronte all'autorità preposta allo scopo. Di conseguenza, ora i membri della corte non possono subire l'influenza del comando e sono quindi essi stessi indipendenti.
Riteniamo quindi che con ciò siano stati eliminati i difetti del vecchio sistema criticati dalla Corte Europea. La corte marziale è ora indipendente sia dall'autorità preposta a costituirla che dalla catena di comando militare; gli stessi membri sono indipendenti; la pubblica accusa è controllata dall'autorità all'uopo preposta anch'essa non soggetta all'influenza del comando e la corte è nominata da un ufficiale anch'esso non soggetto alla catena di comando militare. In altre parole, riteniamo che la corte marziale sia ora effettivamente ''indipendente ed imparziale'', in armonia con quanto stabilito dalla Convenzione Europea.
Devo ammettere che, in un certo senso, ho un interesse diretto nel nuovo sistema in quanto sono stato uno di quelli che lo ha concepito. Poiché è stato introdotto il 1 aprile dello scorso anno temevamo di aver dimenticato qualcosa, soprattutto in considerazione del brevissimo periodo di tempo a nostra disposizione per fare i necessari cambiamenti. ''Toccando ferro'', speriamo proprio di esservi riusciti o, perlomeno, finora non abbiamo grossi problemi.
Ma non possiamo in nessun caso dormire sugli allori in quanto ritengo che qualcuno prima o poi sottoporrà il nuovo ordinamento all'esame della Commissione Europea.
Di conseguenza, è opportuno per il futuro essere molto vigili per quanto riguarda l'ordinamento inglese della corte marziale.
Relatore
Brigadiere Generale T. Glynn
Addetto Militare presso l'Ambasciata del Regno Unito in Italia
(1) Per gli aggiornamenti alla legislazione penale militare del Regno Unito visitare il link "modifiche giustizia militare - estero"