Attiva modalità di accessibilità
Disattiva modalità di accessibilità

Ministero della Difesa Test

  • WebTv
  • Facebook
  • Twitter
  • Youtube
  • Instagram
  • Italiano
  • Inglese
  • Francese
  • Home
  • Presidente della Repubblica
  • Ministro della Difesa
  • Sottosegretari
  • Uffici di diretta collaborazione
  • Organismo di Valutazione Performance
  • Commissariato Generale Onoranze ai Caduti
  • Ufficio Centrale Bilancio e Affari Finanziari
  • Ufficio Centrale Ispezioni Amministrative
  • Stato Maggiore della Difesa
  • Segretariato Generale della Difesa
  • Giustizia Militare
  • Area Stampa
  • Organigramma

Skip Navigation LinksHome Page / Giustizia Militare / Rassegna Giustizia Militare / La Giustizia Militare Nel Mondo / Delegati internazionali / Argentina

Invia questa pagina a un amico Stampa questa pagina

Argentina


 

Bandiera dell'Argentina

Convegno
"L'Ordinamento Giudiziario militare nei suoi riflessi internazionali"

La Giustizia Penale Militare in Argentina (1)

1. Premessa

La Giustizia Militare Argentina nacque con l'Esercito nell'anno 1810. Nel giugno dello stesso anno, il Primo Governo Nazionale, mediante un decreto legge, assegna l'incarico di Procuratore Militare al Colonnello Dottor Feliciano Antonio Chiclana e da quest' atto parte il vincolo tra gli uomini di legge e le Forze Armate.

Attualmente un Corpo di Professionisti, gli Avvocati Militari, costituiscono un Servizio in ogni singola Forza Armata. Così l'avvocato, che voglia far parte delle Forze Armate, fa richiesta, e dopo un corso di quasi un anno, esce con il grado di Capitano, nel ruolo permanente del servizio di giustizia, ruolo che gli consentirà d'arrivare fino al grado di Generale di Brigata.

Dopo questa premessa, dove si evidenzia la differenza con la vostra giustizia militare, cioè quella dell'esistenza di un Servizio di Giustizia, entriamo nel tema che ci ha riunito, l'organizzazione della Giustizia Militare nel mio Paese.

2. Competenza della giustizia Militare

Se un militare commette un reato può essere giudicato dalla giustizia ordinaria o da quella militare. I reati tipicamente militari sono di competenza della magistratura militare, mentre quelli ordinari, della magistratura ordinaria.

In genere non esistono problemi di competenza, perché i reati militari sono specificati nel Codice di Giustizia Militare.

Nel caso si verifichi un problema di competenza, risolve in prima istanza la Corte della Giustizia Penale ordinaria, e in seconda la Corte di Cassazione.

3. La Magistratura Militare

La giustizia militare viene esercitata in maniera diversa, a seconda se in tempo di pace o in tempo di guerra.

I tribunali e le Autorità Giudiziarie Militari in tempo di pace sono: i Tribunali Militari Permanenti, i Tribunali Militari Speciali, i Giudici Militari e i Consulenti Giuridici.

Tra i Tribunali Militari Permanenti troviamo:

La Corte Suprema Militare, la più alta autorità, incaricata di giudicare colonnelli e generali, o equivalenti nelle altre Forze Armate.

I Tribunali Permanenti per Ufficiali, e

I Tribunali Permanenti per Sottufficiali e Soldati, che, come indicato dal nome, hanno il compito di giudicare le rimanenti gerarchie.

Per quanto riguarda le Autorità Giudiziarie Militari, abbiamo:

I Consulenti Giuridici, Avvocati Militari del Servizio di Giustizia, hanno il compito di assistere il Comandante ai diversi livelli, anche nella valutazione dell'indagine che portano avanti altre Autorità Giuridiche Militari.

I cosiddetti Giudici Militari, Militari in pensione o in attività che hanno la laurea in legge (ma che non necessariamente devono far parte del Servizio di Giustizia), hanno il compito di portare avanti l'indagine, fino al rinvio in giudizio.


In tempo di guerra, a questi si devono aggiungere: i Tribunali di Guerra Speciali e i Comandanti Militari di Forze Armate.

4. La struttura del sistema giudiziario

Dopo aver parlato di tutti questi magistrati, consulenti, giudici e tribunali vediamo come si integrano per formare il sistema giudiziario militare del mio paese.

La Corte Suprema Militare e il Tribunale Militare per Ufficiali, sono gli unici, tra quelli permanenti, a carattere interforze.

Gli altri Tribunali Militari (per Sottufficiali e Soldati) sono articolati in maniera diversa in ogni Forza Armata. Per esempio nell'Esercito sono organizzati per assolvere il suo compito a livello regionale.

I Giudici Militari ed i Consulenti Militari si trovano presso le diverse Grandi Unità (Regione Aerea, Comando Navale). Sono assegnate ad ogni comando, e assicurano al Comandante l'assistenza necessaria per l'amministrazione della giustizia.

  1. I Consulenti Militari possiamo trovarli dal livello Comando di Grande Unità Elementare (o equivalenti in altre Forze Armate) in su, fino ad arrivare allo Stato Maggiore di Forze Armate (per esempio Consulente Giuridico dell'Esercito). A livello Ministero della Difesa troviamo invece il consulente Giuridico di Forze Armate.
  2. I Giudici Militari si trovano in tutti i Comandi di Grande Unità (o equivalente per le altre Forze Armate), porteranno avanti le indagini di ogni singolo caso nella loro area di competenza.

5. La Giustizia Militare

A questo punto possiamo spiegare come funziona il sistema giudiziario militare, vorrei rilevare che il sistema che illustrerò, è riferito a reati tipicamente militari.

Un'indagine preliminare può cominciare per denunzia o preventivamente.

  1. Per denuncia: quando accaduto un delitto, la denuncia viene effettuata dall'Autorità di Polizia Giudiziaria Militare (per esempio Comandante di Reggimento o equivalente) che ne viene a conoscenza.
  2. Preventivamente: quando accaduto un fatto, del quale non si sa se trattasi di reato, si ordina di eseguire l'indagine per determinare se siamo o meno di fronte ad un delitto.

Le indagini preliminari, fatte dall'Autorità di Polizia Giudiziaria Militare, passano al Giudice Militare presso il comando della Grande Unità, il quale, finisce l'indagine e la sottopone alla visione del Comandante della grande Unità tramite il Consulente Giuridico del Comando.

I Consulenti Giuridici presso i diversi livelli della catena di comando, possono consigliare l'ampliazione, il proscioglimento o il giudizio; oppure l'elevazione al livello superiore per l'approvazione di quanto attuato.

Nel caso si consigli l'ampliazione, si rinvia la pratica al Giudice Militare per approfondire l'indagine; nel caso di proscioglimento risolve il Comando della Grande Unità. Previo a questo, il Comandante provvede ad inoltrare la pratica a tutti i livelli superiori fino ad arrivare al Consulente Giuridico di Stato Maggiore di ogni Forza Armata, che approva questa decisione.

Per ultimo, in caso di rinvio a giudizio si continua ai livelli superiore fino ad arrivare al Consulente Giuridico di Forza Armata, che consiglia al Capo di Stato Maggiore di Forza Armata di avviare il giudizio.

I passi a seguire per lo svolgimento della causa sono i seguenti:

a. Risoluzione del Capo di Stato Maggiore di Forza Armata di rinviare a giudizio;
b. Invio della Risoluzione al Presidente del tribunale interessato;
c. Si intima l'accusato a designare Avvocato Difensore;
d. Si invia la pratica al Pubblico Ministero ed al Difensore (per ricavare le prove);
e. Udienza;
f. Redazione della sentenza.

Finito il giudizio e conosciuta la sentenza, l'imputato può appellare . In questo caso prende atto la Corte Penale Ordinaria, Sala Militare, che può prosciogliere gli imputati o confermare la sentenza.

Nel caso di conferma, gli imputati possono appellare un'altra volta (ricorrere) alla Corte di Cassazione.

6. Pene e sanzioni disciplinari

Il codice di Giustizia militare prevede pene per i reati e sanzioni disciplinari per le mancanze.

Per assicurare la disciplina, le sanzioni possono essere inflitte ad ogni grado della gerarchia.

Le pene, invece, sono imposte dai tribunali militari per punire i reati commessi e sono:

a. Pena di Morte: l'imputato è fucilato davanti alla truppa, prima sarà degradato.
b. Reclusione: deve essere compiuta in uno stabilimento carcerario con lavoro obbligatorio nella cella, con segregazione notturna e diurna durante le ore non assegnate al lavoro, alla ricreazione o all'igiene.
c. Prigione Maggiore: (da due anni e un giorno fino a sei anni) dev'essere compiuta in uno stabilimento carcerario con lavoro obbligatorio nell'officina, scelto dagli imputati. La segregazione è individuale e notturna.
d. Prigione Minore: (fino a due anni) dev'essere compiuta in uno stabilimento carcerario. Gli imputati si occupano di lavori tecnici che arricchiscono o completano la loro preparazione professionale.
e. Degradazione: intesa come destituzione, sospensione assoluta e perpetua di ricoprire incarichi pubblici, il divieto d'uso di decorazioni e di ricevere pensioni per servizi precedenti.

7. Appelli

L'imputato si può appellare o perché si è infranta la legge o per revisione.

Si considera infranta la legge quando si è infranta la stessa nella sentenza (ovvero c'è stato errore nella qualifica legale del reato o per applicazione di una pena non adeguata al reato commesso oppure quando ci sono errori di forma - per esempio, mancanza dell'indagine preliminare -).

L'appello per revisione si esegue quando ad esempio ci sono sentenze contraddittorie, di fronte a prove false, ecc.

8. Conclusioni

Il Codice di Giustizia Militare del mio Paese è stato modificato nell'anno 1983/84.

Questi cambiamenti e l'esperienza maturata da quella data permettono oggi di affrontare i singoli casi quasi senza problemi di competenza.

Nel punire i reati, la Giustizia Militare, ancora oggi è più severa della Giustizia Penale Ordinaria per esempio:

  • non è prevista la scarcerazione;
  • l'ubriachezza è un aggravante.

Il Codice prevede la sospensione temporanea delle attività militari di colui che è coinvolto in una causa civile.

Il nostro sistema di Giustizia Militare sta attraversando un periodo di aggiornamento per modernizzarsi ed adeguarsi ai tempi.

Relatore
Colonnello Mario CHRETIEN

Addetto Militare e per la Difesa
presso l'Ambasciata della Repubblica Argentina   (1) "(N.D.R.): L'Ambasciata di Argentina in Italia ha comunicato che, per effetto di legge 26394 promulgata il 26 agosto 2008, il sistema della giustizia militare in quel Paese ha subito sostanziali modificazioni a decorrere dal 27 febbraio 2009.
In sintesi, la nuova disciplina è caratterizzata dai seguenti connotati:
-Trattamento dei reati essenzialmente militari nell'ambito della giurisdizione federale, con conseguente eliminazione del foro militare per il processo in materia di reati commessi dal personale delle Forze armate.
-Eliminazione della pena di morte dall'ordinamento giuridico argentino.
-Introduzione di un nuovo codice di disciplina delle Forze armate.
-Introduzione di un Servizio di Giustizia Congiunto delle Forze armate.
Il testo della nuova legge è disponibile in
http://infoleg.mecon.gov.ar/infolegInternet/verNorma.do?id=143873
Ulteriori informazioni verranno pubblicate in questo sito nella voce "modifiche giustizia militare - estero".

  • Albania
  • Algeria
  • Angola
  • Argentina
  • Australia
  • Austria
  • Brasile
  • Bulgaria
  • Canada
  • Cile
  • Cina
  • Colombia
  • Corea
  • Ecuador
  • Egitto
  • Federazione Russa
  • Finlandia
  • Francia
  • Germania
  • Giappone
  • Giordania
  • Grecia
  • Israele
  • Marocco
  • Olanda
  • Perù
  • Polonia
  • Delegati internazionali - Polonia
  • Portogallo
  • Regno Unito
  • Siria
  • Slovacchia
  • Spagna
  • Sudafrica
  • Svizzera
  • Turchia
  • U.S.A.
  • Ucraina
  • Ungheria
  • Venezuela
  • Note Legali
  • PEC
  • Privacy
  • Mappa sito
  • Contatti
  • Dichiarazione di accessibilità
  • Accesso civico
  • Esercizio Del Potere Sostitutivo
  • Credits
  • Intranet
© 2015 Ministero della Difesa V.4.0.0 - 19 giugno 2015