La Risoluzione 1325 su “Donne, Pace e Sicurezza”, approvata all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU il 31 ottobre del 2000, è la prima in assoluto che menziona esplicitamente l’impatto della guerra sulle donne ed il contributo delle stesse nella risoluzione dei conflitti per una pace durevole. Quattro sono gli obiettivi che la UNSCR 1325 fissa:
- riconoscere il ruolo fondamentale delle donne nella prevenzione e risoluzione dei conflitti;
- prevedere una maggiore partecipazione nei processi di mantenimento della pace e della sicurezza nazionale;
- adottare una “prospettiva di genere”;
- formare il personale sui diritti delle donne.
Il provvedimento in esame rafforza, estendendoli a tutte le Parti in conflitto e alle Parti “terze”, importanti impegni derivanti dalla più ampia “Convention on the elimination of all forms of discrimination against women” (CEDAW), elaborata dalle Nazioni Unite e ratificata dall’Italia il 10 giugno 1985, quali la piena partecipazione delle donne nei processi decisionali, il ripudio della violenza contro le donne, l’esigenza della loro protezione e la valorizzazione delle loro esperienze.
Il Ministero della Difesa è costantemente impegnato, sia in ambito nazionale che internazionale, nella ricerca e nella attuazione delle più incisive politiche volte ad implementare la suddetta Risoluzione. Molte, come emerge dalla documentazione consultabile nel sito, sono le iniziative portate a termine o avviate che consentono di tracciare un quadro positivo dei risultati fin qui conseguiti e che costituiscono stimolo per i traguardi che devono ancora essere raggiunti.