La guerra contro gli inermi che si scatena in Italia tra l’estate del 1943 e la primavera del 1945 non ha eguali nell’Europa occidentale.
Secondo l’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia, gli episodi di violenza, dagli omicidi singoli alle stragi eliminazioniste, sono 5.872.
Le vittime, 24.409, 13.000 delle quali “civili”, cioè persone non coinvolte in alcun modo nella guerra partigiana.
Si tratta perlopiù di adulti, ma moltissimi sono i bambini e gli anziani. Tutti, anche quando partigiani, ammazzati da inermi, cioè una volta resi inoffensivi.
5872 episodi 24409 vittime
(*) I dati sono tratti da L’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (Istituto Nazionale Ferruccio Parri e ANPI; consultato nel maggio 2021) e dalla documentazione processuale.