"Una risposta integrata alle minacce emergenti": questo il titolo della terza edizione del seminario "Airfield Medical Emergency Management (AMEM)", svoltosi presso il 3° Stormo di Villafranca di Verona (VR) nei giorni 4-6 dicembre. Il tema dominante dell'evento, che si è svolto in tre giornate di formazione e addestramento organizzate in sinergia con l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) di Verona e il Servizio Urgenza Emergenza Medica (SUEM) 118 della Regione Veneto, è stato la gestione sanitaria integrata da attuare nei confronti delle minacce asimmetriche.
Il seminario, patrocinato dallo Stato Maggiore Difesa (SMD) e dalla Regione Veneto, è stato aperto dal Comandante del 3° Stormo, Colonnello. Pietro Spagnoli il quale, terminato il saluto alle autorità militari e civili presenti e ai vari frequentatori, ha illustrato le capacità dello Stormo e il loro potenziale utilizzo in caso di calamità naturali e di pubblica utilità. Nel presentare l'obiettivo del seminario, che era quello di promuovere la più ampia sinergia tra le realtà sanitarie di eccellenza, civile e militare, quale prerequisito fondamentale per la crescita reciproca e la gestione congiunta efficace di eventuali maxi emergenze per integrare le capacità di risposta del Sistema Paese, ha sottolineato come attività del genere siano indispensabili per poter gestire le emergenze in uno scenario VICAR (Volatile, Incerto, Complesso, Ambiguo e Rapidamente Mutante) che caratterizza la società di oggi.
All'evento ha presenziato il Direttore Generale dell'AOUI di Verona, Dott. Cobello, il quale nel proprio indirizzo di saluto, oltre a evidenziare la collaborazione consolidata con il 3° Stormo e a ritenere l'attività funzionale al consolidamento delle procedure di gestione ospedaliera di un incidente maggiore, ha dato lettura del messaggio inviato dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia impossibilitato a partecipare all'iniziativa.
Successivamente il dott. Giarola, in rappresentanza del Dipartimento della Protezione Civile, ha evidenziato la necessità di consolidare la sinergia tra il Dipartimento stesso e le Forze Armate anche attraverso l'emanazione di alcuni specifici provvedimenti normativi.
È intervenuto, quindi, il Col. Farrace che, dopo aver esteso ai presenti i saluti del Capo del Servizio Sanitario A.M., ha illustrato tutte le peculiarità della componente sanitaria della Forza Armata evidenziando alcune capacità a supporto della comunità civile (es Trasporto Sanitario di urgenza, biocontenimento, ecc). L'interesse dell'evento a livello militare locale è stato altresì testimoniato dal Gen. Div. E.I. Rondano del Presidio Militare di Verona il quale si è soffermato sulle peculiarità di un potenziale impiego in caso di pubblica utilità di tutte le Forze Armate ed in particolare dell'Esercito Italiano.
L'evento è stato caratterizzato dalla partecipazione di personale sanitario di altre Forze Armate, italiane e straniere, di Corpi Armati dello Stato, della Croce Rossa Italiana, della Protezione Civile, nonché di numerosi professionisti di chiara fama mondiale che nei tre giorni dei lavori si sono confrontati sulla risoluzione di problematiche sanitarie di altissimo impatto emotivo e mediatico. Tra i relatori invitati all'evento si sono succeduti qualificati rappresentanti dell'Università di Verona, i responsabili dei Servizi Sanitari Militari che hanno gestito i recenti eventi terroristici a Parigi e all'aeroporto di Bruxelles, alcuni tra i massimi esperti del "Tactical Combat Casualty Care (TCCC)" della US Army, nonché gli ideatori del metodo di risposta della cittadinanza ad un evento terroristico (CITIZEN-AID).
Il confronto inter-agenzia di operatori sanitari civili e militari ha trovato nel "Role-playing" di martedì 5 dicembre il momento di massima dinamicità, con l'attivazione del "Piano per il Massiccio Afflusso di Feriti (PMAF)" dell'AOUI di Verona, conclusosi con il trasporto sanitario dei feriti dal 3° Stormo alla struttura ospedaliera di Borgo Trento.
L'attività nel suo insieme ha rappresentato un significativo momento addestrativo, un'occasione unica per condividere le "best pratice" di settore ed è stata perfettamente coerente con la visione della Forza Armata di un'Aeronautica Militare più utile al Paese.