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Commemorazione naufragio piroscafo “Oria”

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11 febbraio 2018 -  Capo Sounion (GR)

Commemorazione naufragio piroscafo “Oria”

Commosso ricordo della tragedia del piroscafo norvegese Oria in cui persero la vita oltre 4000 militari italiani

Commemorazione naufragio piroscafo “Oria” Commemorazione naufragio piroscafo “Oria” Commemorazione naufragio piroscafo “Oria”
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La notte tra l’11 ed il 12 febbraio 1944, nei pressi di Capo Sounion, il piroscafo “Oria” proveniente da Rodi affondò a causa delle avverse condizioni meteo. A bordo della nave, stracarica all’inverosimile, trovavano posto - ridotti in prigionia dai tedeschi - 4.115 militari italiani diretti ai campi di prigionia nazisti. Soltanto in pochissimi sopravvissero.
Causa del naufragio fu  anche la rotta lungocosta scelta dal Comandante per evitare la minaccia dei sommergili britannici.

Una tragedia a lungo dimenticata

La tragedia dell’Oria, con oltre 4000 vittime, è la peggiore della storia del Mediterraneo.
Il disastro è rimasto a lungo sconosciuto agli italiani.

Solo pochi anni or sono, grazie alla determinazione di alcuni sub greci, fu ritrovato il relitto del piroscafo Oria.
Grazie alla sensibilità delle autorità locali elleniche (Regione dell’Attica Orientale e Comune di Saronico) e di volontari italiani e greci, nel 2014 è stato inaugurato, nei pressi di Capo Sounion, un monumento ai Caduti ove, domenica 11 febbraio, si è commemorato il 74° anniversario della tragedia.

Una commossa cerimonia con numerose adesioni

La cerimonia, tenutasi alla presenza dell’Arcivescovo di Atene, del Presidente della Regione Attica Orientale e delle altre Autorità locali civili, religiose e militari, ha raccolto insieme l’Ambasciatore d’Italia ad Atene  S.E. Efisio Luigi Marras e le rappresentanze diplomatiche di ben 20 Paesi.  Anche la comunità italiana di Atene, intervenuta numerosa, ha partecipato commossa. Erano presenti anche esponenti di ciascuna Forza Armata, nell’ambito di  una delegazione della NATO Rapid Deployable Corps Grecia.

Particolarmente apprezzata è stata la presenza degli studenti della Scuola Italiana che hanno preso parte attivamente alla cerimonia insieme al picchetto armato ed alla banda musicale della  Marina ellenica.

La manifestazione ha avuto il momento di maggior commozione con l’intervento della Signora Kaloumira, testimone di quei tragici eventi.

Lunga lista di affondamenti di navi civili durante il conflitto mondiale

Alla tragica fine dell’Oria si aggiungono numerosi altri affondamenti, quasi tutti di navi civili sequestrate dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 (Petrella, Donizetti, Ardena, Sinfra, Amalia, AA Kal 89, C.SA 38, Alma, Leda, Sifnos, Tanais, Palma) che provocarono la morte di oltre 14.000 militari italiani verso i quali è andato il commosso ricordo di S.E. l’Ambasciatore Marras nel corso del suo intervento.

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