Attiva modalità di accessibilità
Disattiva modalità di accessibilità

Ministero della Difesa

  • WebTv
  • Facebook
  • Twitter
  • Youtube
  • Italiano
  • Inglese
  • Francese
  • Home
  • Presidente della Repubblica
  • Ministro della Difesa
  • Sottosegretari
  • Uffici di diretta collaborazione
  • Stato Maggiore della Difesa
  • Segretariato Generale della Difesa
  • Organigramma
Area stampa

Skip Navigation LinksHome Page / Stato Maggiore della Difesa / Comunicati Stampa

Invia questa pagina a un amico Stampa questa pagina

Anche le Forze Armate coinvolte nel monitoraggio della stazione spaziale cinese fuori controllo

Tweet
Segui @SM_Difesa

2 aprile 2018 -  Roma

Anche le Forze Armate coinvolte nel monitoraggio della stazione spaziale cinese fuori controllo

​In coincidenza delle festività pasquali, il nostro Paese è stato potenzialmente a rischio per il rientro incontrollato nell’atmosfera terrestre della stazione spaziale cinese Tiangong-1. Il problema, già noto da giorni, ha tenuto con il fiato sospeso e, metaforicamente, con gli occhi al cielo, il Dipartimento della Protezione Civile, tanto da indurre a stabilire, fin dal 21 marzo, un tavolo tecnico per il monitoraggio dell’evento e per le eventuali misure di sicurezza da attuare all’occorrenza per garantire la piena sicurezza della popolazione.

Questo tavolo tecnico, costituito dai rappresentanti della Protezione Civile, dell’Agenzia Spaziale Italiana, del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Ministero degli Affari Esteri, dell’ENAV e dell’ENAC, ha visto anche una qualificata e fondamentale partecipazione delle Forze Armate, con personale dell’Ufficio Spazio dello Stato Maggiore della Difesa, del Comando Operativo di Vertice Interforze e dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare.

Le Forze Armate, oltre alle proprie unità pronte ad intervenire in caso di emergenza, hanno infatti reso disponibili capacità e professionalità uniche nel panorama nazionale. L’assetto primario impiegato è stato il Centro di Comando e Controllo Space Surveillance and Tracking, struttura inter-ministeriale gestita dall’Aeronautica Militare presso la base di Pratica di Mare, che ha avuto il compito di attivare una serie di sensori, ottici e radar, della Difesa per seguire le traiettorie di avvicinamento all’atmosfera terrestre della stazione spaziale e poter stabilire, dall’analisi dei dati rilevati, il possibile punto di impatto con la superficie terrestre con ben 36 ore di anticipo. All’interno del Centro di Comando e Controllo era presente anche personale dell’Agenzia Spaziale Italiana, referente nazionale per i dati forniti da ben 12 agenzie spaziali di altri Paesi, e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, che hanno condiviso anche i rilevamenti effettuati dai propri telescopi, capaci di rilevare l'ingresso in atmosfera di oggetti ad altissima velocità.

Ma le Forze Armate si sono rivelate di fondamentale importanza anche perché hanno reso disponibile il Multi Frequency Doppler Radar, sito presso il poligono interforze di Salto di Quirra, in Sardegna, unico assetto radar nazionale in grado di seguire le orbite di oggetti spaziali che sorvolino il nostro Paese, in qualunque condizione meteorologica, di giorno e di notte. In aggiunta, è stato utilizzato anche il Bistatic Radar for LEO Survey (radar bistatico con trasmettitore posizionato sempre presso il poligono interforze di Salto di Quirra e ricevitore, gestito dall’Istituto Nazionale di Astrofisica, ubicato a Medicina), che ha svolto una funzione di sorveglianza delle orbite allo scopo di individuare il passaggio della Tiangong-1 sopra la nostra penisola

Tirato un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, l’insegnamento che resta di quest’evento è l’ulteriore dimostrazione di come le Forze Armate, dando concretezza al concetto di “uso duale”, cioè l’impiego a favore della collettività nazionale, in casi di emergenza, di assetti e capacità nati per esigenze squisitamente militari, siano una vera risorsa per la collettività nazionale e un pilastro imprescindibile del “sistema Paese”.

  • Note Legali
  • PEC
  • Privacy
  • Mappa sito
  • Servizi on line
  • Credits
  • Contatti
© 2015 Ministero della Difesa V.4.0.0 - 19 giugno 2015

Questo sito utilizza cookie tecnici e analitici, anche di terze parti, per migliorare i servizi. Se vuoi saperne di più clicca qui

Continuando la navigazione accetterai automaticamente l’utilizzo dei cookie.

Cookies

Questo sito utilizza i cookies. Un cookie è un file di testo di dimensioni ridotte che un sito invia al browser e salva sul computer dell'utente. I cookies vengono utilizzati solo conformemente a quanto indicato in questa sezione, non possono essere utilizzati per eseguire programmi o inviare virus al computer dell'utente. I cookies vengono assegnati all'utente in maniera univoca e possono essere letti solo dal server web deldominio che li ha inviati. E' utile ricordare che i cookies contengono solo le informazioni che vengono fornite spontaneamente dall'utente e che non sono progettati per raccogliere dati automaticamente del disco fisso dell'utente e trasmettere illegalmente dati personali sull'utente o sul suo sistema.

Questo sito usa i cookies con lo scopo di semplificare o agevolare la navigazione sul sito e ottimizzare le campagne pubblicitarie.

Per semplificare o agevolare la navigazione, così come per finalità statistiche (in forma aggregata), vengono utilizzati i così detti cookies tecnici che nel nostro caso possono essere rilasciati dal sistema proprietario di Sisal o da altri sistemi come da Adobe Analytics e Google Analytics.

Puoi esaminare le opzioni disponibili per gestire i cookie nel tuo browser. Il browser può essere usato per gestire cookie relativi a funzioni base, al miglioramento del sito, alla personalizzazione e alla pubblicità. Browser differenti utilizzano modi differenti per disabilitare i cookie, ma si trovano solitamente sotto il menu Strumenti o Opzioni. Puoi anche consultare il menu Aiuto del browser. Oltre alla gestione dei cookie, i browser ti consentono solitamente di controllare file simili ai cookie, come i Local Shared Objects, ad esempio abilitando la modalità privacy del browser

Chiudi