Ministero della Difesa

​Il livello di pervasività delle Information Technology e l’impatto del mondo ICT (Information Communication Tecnologies) hanno evidenziato negli ultimi anni una crescente rilevanza strategica del dominio cibernetico; dopo terra, aria e spazio extra-atmosferico, il cyberspace è divenuto cruciale per il potere nel XXI secolo.

Nell’era del cosiddetto quinto dominio, infatti, i paesi altamente informatizzati hanno raggiunto un elevato grado di interconnessione e interdipendenza a vari livelli (politico, strategico nazionale, strategico militare, operativo, tattico) per far fronte ai mutevoli scenari geopolitici con la necessaria efficacia.

Queste interconnessioni permettono di far scalare rapidamente informazioni tattiche fino al livello politico ma presentano, dal punto di vista strategico, un “prezzo da pagare” che consiste nella minaccia alla sicurezza di tipo trasversale, ovvero che riguarda l’intera catena di Comando e Controllo senza alcuna esclusione.

Per garantire un vantaggio militare in questo nuovo ambiente operativo digitale, la Difesa nel suo complesso deve dimostrarsi adattiva, innovativa ed in grado di esprimere senza soluzione di continuità le sue capacità in contesti eterogenei in termini di scenari, minacce e vincoli. L’analisi svolta in questo studio scompone il problema osservandolo da tre punti di vista apparentemente separati ma sostanzialmente relazionati tra loro: il dominio tecnologico, il fattore umano ed i cambiamenti culturali dell’organizzazione.

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