Ministero della Difesa

I caschi blu italiani, che operano nel Sud del Libano nell’ambito della missione UNIFIL hanno svolto, ieri, l’esercitazione “Angel Rescue” per testare le procedure di intervento degli assetti medico-sanitari e di sicurezza in caso di incidente stradale con feriti. L’attività ha visto impegnato i militari di tutti i contingenti che operano nell’area: Brunei, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Repubblica di Corea, Slovenia e Tanzania .

L’addestramento, svolto nel Sector West di UNIFIL del contingente italiano su base Brigata “Ariete” al comando del Generale Fabio Polli, è consistito in una simulazione di un sinistro lungo una carreggiata ad elevata percorrenza, che ha coinvolto un veicolo UNIFIL con a bordo del personale rimasto seriamente contuso.

Sono state testate le procedure di comando  e controllo e di attivazione dei presidi medico-sanitari per il pronto intervento che hanno simulato le prime cure ai feriti e la messa in sicurezza dell’area.

Inoltre sono verificate e provate  le modalità di sgombero dei feriti nelle locali strutture ospedaliere, di ripristino della viabilità con mezzi adibiti allo sgombero dei rottami e di rimozione dei veicoli coinvolti.

L’esercitazione è stata diretta e coordinata dal Tactical Operational Center della Joint Task Force Lebanon a guida italiana, sotto la supervisione del Vice Comandante del Sector West di UNIFIL, Colonnello Max Sjoblom dell’Esercito finlandese, che ha potuto verificare la corretta applicazione delle procedure d’intervento in casi di emergenza e l’integrazione raggiunta tra i vari contingenti internazionali.