La operazione di rimozione della barricata, voluta dalla cittadinanza di Mitrovica, importante ‘città simbolo’ del nord del Kosovo, è stata portata a termine nella notte senza incidenti. Al suo posto è stato sistemato un giardino con piante e fiori a simboleggiare il cambiamento della percezione della sicurezza in senso positivo.
L’ostacolo, composto inizialmente da blocchi di cemento e sassi coperti di terra e detriti, era stato posizionato in corrispondenza del lato nord del ponte “Austerlitz” sul fiume Ibar che divide in due la città con lo scopo di impedire l’attraversamento ai veicoli.
La sostituzione dell’ostacolo con un giardino posizionato per metà del ponte è un’attività che potrebbe significare quanto grande sia il desiderio di muoversi verso la graduale lenta normalizzazione delle relazioni tra le varie comunità.
Un piccolo passo avanti anche se, ancora oggi, la popolazione del nord non si sente pronta a superare il senso psicologico di separazione dal resto del Kosovo. Negli ultimi tre anni la barricata è stata infatti il tangibile simbolo del disagio e del malcontento della locale comunità serba del nord.
KFOR ed i Carabinieri del Reggimento MSU (Multinational Specializad Unit) presenti h24 sull’Austerlitz Bridge hanno monitorato l’intera operazione che si è protratta per circa cinque ore durante la notte. Nel corso della mattinata è stato rinforzato il dispositivo con ulteriori forze per evitare che le persone che si recavano numerose sul ponte da sud e da nord potessero creare incidenti interetnici. Successivamente, nel pomeriggio, il giardino è stato completato.
Altre unità in loco hanno assicurato la necessaria presenza ed il monitoraggio dell’intera operazione nella considerazione che numerosissime persone e curiosi erano presenti sul posto per seguire l’andamento dei lavori: anche una Quick Reaction Force è stata dislocata nelle vicinanze pronta ad intervenire.
Le unità di KFOR, da sempre presenti a Mitrovica con un presidio fisso sui ponti che collegano le due sponde dell’Ibar ed in altri punti sensibili, effettuano anche il pattugliamento della città: una presenza costante tutto l’anno di giorno e di notte al fine di mantenere un ambiente sicuro, promuovere la riconciliazione, il dialogo ed il progresso per tutte le comunità che popolano l’importante capoluogo del nord.
Anche nei prossimi giorni questo dispositivo ‘rinforzato’ verrà mantenuto al fine di garantire la necessaria presenza e sorveglianza se la tensione dovesse semmai crescere anche se l’intera operazione durante la notte e nel pomeriggio si è svolta pacificamente sotto l’occhio attento della Kosovo Police che ha regolato il traffico e garantito la necessaria cornice di sicurezza ai cittadini, operatori e tecnici. Erano presenti all’evento anche moltissimi media locali del nord e del sud del Kosovo.
“Accolgo con soddisfazione la decisione dei cittadini di Mitrovica Nord di rimuovere la barricata sul ponte Austerlitz e sostituirla con un giardino: ‘i fiori al posto delle pietre’. Quello che negli ultimi anni ha personificato il tangibile disagio che le popolazioni del nord hanno vissuto ora potrebbe diventare un punto d’incontro. Il significato della volontà di mantenere il ponte chiuso ai veicoli è altamente simbolico e politico e sarà definitivamente rimosso quando a livello sociale e politico, appunto, si risolveranno i problemi ancora aperti per le comunità che vivono nella città” ha detto il Comandante di KFOR Generale di Divisione Salvatore Farina.
“KFOR in questi 15 anni di presenza su tutto il territorio del Kosovo, ha sempre agito in maniera imparziale, ferma e decisa quando necessario ottenendo la stima ed il rispetto delle parti per garantire la sicurezza dei cittadini e dei funzionari delle Organizzazioni Internazionali e delle Istituzioni centrali e locali. Il fine ultimo è quello di promuovere il dialogo, la riconciliazione i valori democratici che sono il fondamento la convivenza pacifica ed il progresso. Siamo passati da una situazione di stallo ad una decisamente più dinamica. Un piccolo passo avanti verso la vera graduale lenta normalizzazione di questa parte dell’Europa se consideriamo che il vecchio ostacolo che impediva il transito è stato trasformato in un luogo d’incontro. E’ forse l’inizio di un nuovo capitolo che si apre nella storia recente di questa terra. Crescente è la capacità della Polizia del Kosovo che, da poco costituita, ha già dimostrato la necessaria professionalità e preparazione in numerosissime circostanze: non ultima l’operazione di rimozione e di successiva costruzione di oggi portata a termine in maniera pacifica senza incidenti. Confido” ha continuato il Generale Farina “che questo sia solo l’inizio di quella nuova stagione che tutti auspichiamo per il futuro del Kosovo, dei balcani dell’Europa che ci veda tutti uniti sotto la stessa bandiera.