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Avvicendamento del Contingente dell'Esercito italiano in Bosnia-Erzegovina

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4 luglio 2009 - 

Avvicendamento del Contingente dell'Esercito italiano in Bosnia-Erzegovina

Avvicendamento del Contingente dell'Esercito Italiano in Bosnia-Erzegovina Avvicendamento del Contingente dell'Esercito Italiano in Bosnia-Erzegovina Avvicendamento del Contingente dell'Esercito Italiano in Bosnia-Erzegovina
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Ha avuto luogo questa mattina, presso la base di Butmir, la cerimonia del Transfer of Authority (TOA) tra i Contingenti italiani denominati ITALFOR 31 e ITALFOR 32. Alla presenza del Generale di Divisione Stefano Castagnotto, Comandante della missione “Althea” di EUFOR, il Tenente Colonnello Angelo Gaggino ha passato il “testimone” al Tenente Colonnello Giovanni Petrocelli.

ITALFOR 31, il 31° Contingente nazionale dell’Esercito che si è susseguito in Bosnia-Erzegovina dall’inizio della missione di pace nel 1995, ha iniziato il suo mandato il 12 dicembre del 2008. L’ossatura del Contingente, alla guida del Tenente Colonnello Gaggino, proveniente dal 4° Reggimento “Peschiera” di Mantova, è fornita dai reparti della Brigata di Artiglieria Controaerei di Padova, ma annovera nei suoi ranghi anche gli alpini del 24° Re.Ma di Merano e del 2° Reggimento Trasmissioni di Bolzano, e gli autieri dell’8° Reggimento di Remanzacco (UD). Compito principale del Contingente dell’Esercito è fornire il Comando e Controllo nazionale ed il supporto logistico agli assetti operativi denominati L.O.T. (Liasion and Observation Team), unità dislocate sul terreno, che sono responsabili delle attivita’ di osservazione e di collegamento tra il Comando della Missione EUFOR, le Autorità locali e la popolazione.

I 4 LOT italiani sono dislocati nelle città di Sarajevo, Pale, Sokolac e Visegrad. Sono unità composte da militari che operano a stretto contatto con la popolazione. Dal dicembre scorso numerose sono state le attività dei team. In particolare oltre 280 sono stati gli incontri con le Autorità locali, dai sindaci delle municipalità, agli esponenti politici, imprenditori, rappresentanti delle Autorità religiose delle diverse etnie, cui si aggiungono  le interviste ai comuni cittadini. Degna di nota è stata l’attività denominata “School competition”, conclusasi il marzo scorso, un concorso indetto da EUFOR e rivolto agli studenti di oltre 500 istituti primari e secondari cui è stato chiesto di presentare dei piccoli lavori i cui temi dovevano essere “Unione Europea e Bosnia-Erzegovina – Stiamo crescendo insieme”, per le scuole elementari e medie, e “Unione Europea – La bellezza della diversità”, per le scuole superiori; premi per i migliori lavori presentati sono stati dei viaggi studio presso alcune nazioni appartenenti ad EUFOR e materiale didattico donato agli istituti. I LOT hanno avuto in questo contesto il compito fondamentale di promuovere l’attivita’ e coordinare la raccolta del materiale realizzato dagli studenti.

Oltre 260.000 sono stati i km percorsi dagli automezzi del Contingente in questi 7 mesi e circa 570 i quintali di materiale movimentato. 230 gli interventi manutentivi svolti per ripristinare l’efficienza dei mezzi e degli apparati in dotazione.

Numerose sono state le iniziative svolte a favore della popolazione civile. Durante il periodo natalizio Italfor 31 ha donato giocattoli a 140 bambini di diverse etnie, ospiti presso due orfanotrofi di Sarajevo: un piccolo ma significativo gesto per questi piccoli bosniaci. Nel mese di febbraio il Contingente si è recato presso l’istituto “SUNCE” di Pale, una struttura che ospita 25 bambini diversamente abili, ove ha donato materiale didattico. Inoltre beni di prima necessità sono pervenuti dall’Italia per la  distribuizione ai più bisognosi, senza alcuna distinzione di etnia o provenienza sociale. Il contributo a favore della popolazione si e’ manifestato anche attraverso la quotidiana attività di coordinamento, svolta dal Contingente Italfor 31, tra l’Ambasciata italiana e le strutture sanitarie nazionali, per il disbrigo delle pratiche burocratiche per permettere a pazienti bosniaci  - maggiormente bambini ed adolescenti -  affetti da patologie di diversa natura, di recarsi in Italia per gli interventi e le cure previste.  31 sono stati i casi trattati negli ultimi 7 mesi.

Il Contingente ITALFOR 32 annovera tra i propri ranghi i militari appartenenti alla Brigata di Artiglieria Controaerei di Padova che ne costituiscono l’ossatura. Si aggiungono poi i trasmettitori del 232° Reggimento di Avellino, gli autieri del 6° Reggimento di Butrio (BO) e dell’8° Reggimento di Remanzacco (UD).

in questi 7 mesi e circa 570 i quintali di materiale movimentato. 230 gli interventi manutentivi svolti per ripristinare l’efficienza dei mezzi e degli apparati in dotazione.

Numerose sono state le iniziative svolte a favore della popolazione civile. Durante il periodo natalizio Italfor 31 ha donato giocattoli a 140 bambini di diverse etnie, ospiti presso due orfanotrofi di Sarajevo: un piccolo ma significativo gesto per questi piccoli bosniaci. Nel mese di febbraio il Contingente si è recato presso l’istituto “SUNCE” di Pale, una struttura che ospita 25 bambini diversamente abili, ove ha donato materiale didattico. Inoltre beni di prima necessità sono pervenuti dall’Italia per la  distribuizione ai più bisognosi, senza alcuna distinzione di etnia o provenienza sociale. Il contributo a favore della popolazione si e’ manifestato anche attraverso la quotidiana attività di coordinamento, svolta dal Contingente Italfor 31, tra l’Ambasciata italiana e le strutture sanitarie nazionali, per il disbrigo delle pratiche burocratiche per permettere a pazienti bosniaci  - maggiormente bambini ed adolescenti -  affetti da patologie di diversa natura, di recarsi in Italia per gli interventi e le cure previste.  31 sono stati i casi trattati negli ultimi 7 mesi.

Anche ITALFOR 32 annovera tra i propri ranghi i militari appartenenti alla Brigata di Artiglieria Controaerei di Padova che costituiscono l’ossatura del Contingente. Si aggiungono poi i trasmettitori del 232° Reggimento di Avellino, gli autieri del 6° Reggimento di Butrio (BO) e dell’8° Reggimento di Remanzacco (UD).

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