Al Quirinale, nel salone dei Corazzieri, si è svolta la cerimonia di consegna da parte del Presidente della Repubblica, presente il Ministro della Difesa, delle onorificenze dell'Ordine Militare d'Italia (OMI), ai militari che si sono particolarmente distinti nello svolgimento dei loro compiti
“I nostri militari rappresentano una risorsa preziosa, un patrimonio del quale andare fieri. Essi sono uomini e donne di grande valore, umano e professionale, valore che fa di loro un’eccellenza del nostro Paese e tra i migliori professionisti al mondo”.
È quanto ha detto del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, questo pomeriggio al Quirinale durante la cerimonia per la consegna delle onorificenze dell'Ordine Militare d'Italia (OMI), svolta tradizionalmente in occasione del ''Giorno dell’Unità Nazionale'' e ''Giornata delle Forze Armate''.
Nel suo intervento il Ministro si è soffermata sull’espressione “essere servitori delle istituzioni e dell’intera collettività nazionale” che “assume un significato omnicomprensivo e totalizzante, che ogni militare si impegna ad osservare, convintamente, fin dall’atto del proprio giuramento di fedeltà alla Repubblica, alla Costituzione e alle leggi, per adempiere con disciplina e onore tutti i doveri del proprio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni, come recita la formula del giuramento”.
Da qui le motivazione delle onorificenze odierne, assegnate per il contributo offerto per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale in Kosovo, Afghanistan, in Kuwait, Iraq e nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro.
Nove i militari insigniti dell’OMI:
- Generale di Divisione (EI) Guglielmo Luigi Miglietta
- Generale di Brigata (EI) Antonio Maggi
- Generale di Brigata (EI) Gianpaolo Mirra
- Capitano di Vascello (MM) Giancarlo Ciappina
- Colonnello (AM) Angelo De Angelis
- Colonnello (CC) Nicola Mangialavori
- Capitano di Fregata (MM) Alessandro Giuseppe Lardizzone
- Tenente Colonnello (AM) Paolo Castelli
- Luogotenente (CC) Giordano Poggetti
Onorificenza che domani sarà conferita anche al 6° Reggimento Bersaglieri ed al 7° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega” per il contributo complessivo fornito da queste due prestigiose unità in anni di operazioni all’estero.
“Forse nessuno meglio di chi si sia trovato in situazioni di conflitto, come è per molti di coloro che riceveranno a breve le onorificenze, può davvero arrivare a comprendere compiutamente quanto sia importante perseguire concretamente, efficacemente, con tenacia e convinzione, con speranza e determinazione la stabilità, la sicurezza, la salvaguardia dei diritti umani. Anche a costo della stessa vita” ha aggiunto il Ministro.
“Abbiamo bisogno di uomini che smentiscano e contrastino quotidianamente, nel loro operare al servizio del Paese, delle libere Istituzioni democratiche e dei cittadini, la fuga dalle proprie responsabilità e l’anteposizione del proprio interesse a quello comune. Abbiamo bisogno di chi persegue e testimonia con il proprio operato legalità, giustizia, solidarietà, onestà, dignità, rispetto”.
In questo solco vanno inserire le celebrazioni di domani: a quasi un secolo dalla firma dell'Armistizio di Villa Giusti, che sancì la vittoriosa conclusione della prima guerra mondiale, tutti gli italiani festeggeranno la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze armate.
“E’ questa l’Italia che vogliamo onorare, che dobbiamo difendere ogni giorno, è questa l’Italia che vogliamo costruire, anche con l’esempio dei tanti militari che spendono la loro vita al servizio del Paese” ha detto la titolare del Dicastero che ha concluso il suo intervento richiamando il ruolo primario delle Forze armate per il bene della collettività: “Le nostre donne e i nostri uomini in uniforme sapranno continuare a dimostrarsi ‘fedeli Servitori della Collettività Nazionale e delle Istituzioni’ come i loro predecessori, come è stato durante la prima e la seconda guerra mondiale, come continua ad essere sia nelle missioni internazionali che nel quotidiano operare al servizio della collettività e come sarà in ogni altra occasione in cui lo richiederà l’interesse e il bene del Paese”.
m.r.e.f.