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Luisa Zeni. Un agente segreto italiano nella grande guerra

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4 novembre 2017 -  Roma

Luisa Zeni. Un agente segreto italiano nella grande guerra

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Luisa Zeni. Un agente segreto italiano nella grande guerra
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Nata ad Arco in Trentino nel 1896, figlia di un fabbro, Luisa Zeni perse la madre piccolissima, visse nei primi anni del XX Secolo, nel clima di crescente tensione fra italiani e tedeschi all’interno dell’Impero Austro-ungarico. Di sentimenti irredentisti, in un Trentino lacerato fra la secolare fedeltà agli Asburgo ed il richiamo nazionalistico dell’Italia, Luisa passò il confine nel 1914 svolgendo nei mesi seguenti propaganda a favore dell’intervento italiano nella Grande Guerra nel Comitato degli Irredenti Adriatici e Trentini.

Alla vigilia dell’entrata in guerra, il Comando della 1ª Armata, schierata sul fronte trentino, svolge una azione di reclutamento per trovare dei trentini disposti, una volta passato nuovamente il confine a compiere un’azione informativa atta a conoscere i movimenti nemici da Ala fino al Brennero.

Lasciata Milano il 22 maggio, Luisa passò il confine a piedi col nome di Josephine Muller, espulsa per ragioni politiche. Conoscendo perfettamente tanto il tedesco che il territorio trentino, nel corso delle settimane seguenti la Zeni svolse ad Innsbruck una preziosa opera informativa, raccogliendo numerose informazioni che, annotate su minutissimi foglietti, nascose all’interno dei bottoni. Tale precauzione le servì alcune settimane dopo quando, arrestata alla fine di luglio, riuscì a discolparsi, scampando così la sorte di altre spie avviate all’esecuzione in quello stesso periodo. Elusa la sorveglianza austriaca e travestita in abiti maschili, raggiunse poco tempo dopo la Svizzera, passando il confine a Feldkirch.

Rientrata in Italia, frequentò nell’inverno del 1915 la scuola per infermiere della CRI, venendo assegnata a diversi ospedali dove presterà servizio fino alla fine della guerra quando, in ricompensa del servizio reso al Paese le verrà concessa la Medaglia d’Argento al Valor Militare.

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